Il punto della CE sulla frode alimentare della carne di cavallo

 

Il 16 aprile del 2013 sono stati divulgati i risultati dei test richiesti e co-finanziati dalla Commissione Europea, avviati a fine febbraio in tutta Europa a seguito dello scandalo della carne di cavallo. Le analisi hanno rivelato che meno del 5% dei prodotti testati conteneva DNA di cavallo e che circa lo 0,5% delle carcasse equine testate è risultato contaminato dal fenilbutazone, un antinfiammatorio la cui somministrazione è proibita nei cavalli destinati alla produzione di carne per uso umano. C'è da precisare in proposito che non sono state riscontrate positività per il fenilbutazone in Italia.

 

La Commissione Europea ha evidenziato che: "L'obiettivo dei test era duplice: controllare, soprattutto a livello di commercio al dettaglio, i cibi destinati ai consumatori ed etichettati come contenenti carne di manzo, per verificare l'eventuale presenza di carne di cavallo non indicata sulle confezioni; testare la possibile presenza di fenilbutazone nella carne equina." Nella nota viene sottolineato che: "Sono stati portati a termine 7.259 test dalle Autorità competenti dei 27 Paesi dell'Unione Europea, dei quali 4.144 per la presenza di DNA equino e 3.115 per la presenza di fenilbutazone. Di questi esami, rispettivamente 193 (4,66%) e 16 (0,51%) sono risultati positivi. Gli Stati membri hanno eseguito altri 7.951 test in aziende produttrici, di lavorazione e distributrici di carne di cavallo. Di questi, 110 (1,38%) hanno rivelato la presenza di DNA equino".

 

È bene ricordare che l'Istituto di Teramo è stato incaricato dal Ministero della Salute di analizzare i campioni di carne di cavallo prelevati in tutta Italia dai NAS per cercare la presenza di fenilbutazone e di cortisonici. Inoltre, la mancanza in Europa di un sistema di tracciabilità e rintracciabilità delle carni equine ha spinto il Ministro a predisporre una specifica ordinanza per l'istituzione dell'Anagrafe sanitaria degli equidi presso l'IZS dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale" che, sempre su incarico del Ministero della Salute, nel 2002, ha realizzato e gestisce ancora oggi la Banca Dati Nazionale dell'Anagrafe Zootecnica, svolgendo un'attività indispensabile per la sicurezza dei prodotti alimentari destinati al consumo e la veridicità delle loro etichette.

 

Sulla vicenda della carne di cavallo il commissario UE per la salute e i consumatori Tonio Borg ha chiosato: "I risultati hanno confermato che la questione non riguarda la sicurezza alimentare ma si tratta di una frode alimentare. Ripristinare la fiducia dei consumatori europei e dei partner commerciali nella nostra catena alimentare dopo questo scandalo di etichettatura fraudolenta è di vitale importanza per l'economia europea, dato che quello alimentare è il più grande settore economico nell'Unione Europea."

 
 
 
© IZSAM Agosto 2016
 
 
 
 
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