Anisakis: se lo conosci lo eviti

 

 

Il Circolo Nautico “V. Migliori” di Giulianova, in collaborazione con l’Università degli Studi di Teramo e il patrocinio del Comune di Giulianova, organizza per venerdì 10 marzo un incontro sui prodotti della pesca e la salute pubblica, aperto alla marineria giuliese, agli operatori del settore ittico, agli studenti e alla popolazione.

 

Alle ore 19:00, presso la sala conferenze Bruno Buozzi di Giulianova Paese (TE), il dott. Giacomo Migliorati dell’IZS dell’Abruzzo e del Molise relazionerà sul tema: “I prodotti della pesca e la salute pubblica: l’anisakis se lo conosci lo eviti”.

Il responsabile del Laboratorio Alimenti di Origine Animale dell’Istituto illustrerà la zoonosi parassitaria che colpisce il tratto gastrointestinale, causata dal consumo di pesce crudo o poco cotto, evidenziando l’importanza del trattamento termico, della conservazione del pesce in congelatore e della temperatura di cottura: l’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, suggerisce temperature superiori ai 60°C per almeno un minuto sino al cuore del prodotto.

Molti sono infatti i prodotti ittici che possono essere interessati dall’infestazione da anisakis le cui larve, essendo resistenti ai succhi gastrici umani, riescono senza difficoltà a impiantarsi nella mucosa gastrica e intestinale umana originando fenomeni infiammatori.

 

L’anisakis è un genere di vermi nematodi, parassiti di diversi organismi marini, che si trova allo stadio adulto nell’addome dei mammiferi marini (balene, foche, delfini), più precisamente nello stomaco. Nei pesci sono presenti nella cavità celomatica, sugli organi e all’interno delle carni.

Le specie di anisakis svolgono il loro ciclo biologico in ambiente marino. Le uova vengono rilasciate in acqua attraverso le feci dei mammiferi marini e si sviluppano vari stadi larvali. Subito dopo la schiusa vengono ingerite dai primi ospiti intermedi, di solito i piccoli crostacei che costituiscono il krill il quale, a sua volta, viene ingerito dal secondo ospite intermedio che è il pesce. A questo punto si sviluppa l’ultimo stadio larvale che può passare direttamente al suo ospite definitivo (mammiferi marini) per il completamento del suo ciclo biologico, oppure può trovarsi accidentalmente in un altro ospite, definito per questo accidentale, nel quale il parassita non evolve a successivi stadi di sviluppo. L’ospite accidentale può essere l’uomo se quest’ultimo si ciba di pesce crudo o poco cotto che contenga al suo interno larve vitali di anisakis.

Le larve di anisakis possono costituire un rischio per la salute umana in due modi: parassitosi causata da ingestione di pesci crudi contenenti larve vive e in alcuni casi reazione allergica ai prodotti chimici liberati dalle larve nei pesci ospiti.

 

 

 

8 marzo 2017 (MG)

 
 
 
 
© IZSAM Marzo 2017
 
 
 
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