Visita di giovani studenti in istituto

Il 18 marzo gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Castelli (TE) hanno fatto visita alle strutture della sede centrale dell’IZS di Teramo. L’incontro è stato espressamente richiesto dai docenti per far conoscere ai ragazzi le attività svolte dall’Istituto e fornire loro un quadro sul mondo della ricerca scientifica, anche nell’ottica dell’orientamento degli studi futuri.

Le attività di supporto e stimolo al processo partecipativo ed educativo delle giovani generazioni rientrano tra i compiti specifici dell’IZS Teramo nel ruolo di Centro di Educazione Ambientale della Regione Abruzzo.

È possibile estrarre il DNA da un kiwi? E come si fa? Questo è solo uno degli interrogativi a cui gli esperti dell’Istituto hanno risposto ai 17 giovani studenti che, oltre alle lezioni in aula, hanno avuto modo di visitare i laboratori di Biologia Molecolare e Tecnologie Omiche e del reparto Virologia e Colture Cellulari, sotto la guida dei dottori Cesare Cammà, Massimo Ancora, Luigina Di Gialleonardo, Shadia Berjaoui e Maria Luisa Danzetta (quest’ultima del reparto di Igiene e Tecnologia degli Alimenti).

A catturare l’attenzione è stato proprio l’esperimento di estrazione del DNA da un kiwi, un momento della giornata particolarmente coinvolgente per gli studenti a cui è stato fornito il “kit del perfetto ricercatore”: camici e strumenti da laboratorio, oltre a prodotti facilmente reperibili in cucina come sale e sapone per i piatti, al posto dei reagenti tradizionali.

Nel corso della visita gli studenti, inoltre, hanno conosciuto in anteprima uno dei progetti di ricerca dell’Istituto, in linea con l’evoluzione normativa comunitaria in merito alla riduzione dell’uso di nitriti e nitrati: il progetto innovativo “Utilizzo di un conservante naturale per il salamino abruzzese”, finanziato dalla Commissione Europea, con l’obiettivo di produrre un salamino tipico abruzzese con una ricetta a base di ingredienti naturali: il prodotto finale dovrà rispettare sia gli standard di sicurezza microbiologica per il consumatore finale sia le caratteristiche organolettiche, pertanto verrà testato con prove sperimentali su alcuni dei batteri più diffusi e pericolosi tra cui Listeria monocytogenes, Clostridium botulinum ed Escherichia coli.