Nuove tecnologie contro l'inquinamento marino causato dalla plastica

 

 

Nonostante i progressi fatti nella lotta contro l’inquinamento da plastica, non siamo ancora vicini al traguardo per tutelare il pianeta Terra e soprattutto i nostri mari. Il devastante impatto del Covid-19 e le misure adottate in tutto il mondo in risposta alla pandemia hanno riportato in auge la plastica, costringendoci a porci la difficile domanda: proteggersi o inquinare?

 

In questo difficile contesto il progetto europeo “Net Technologies for macro and Microplastic Detection and Analysis in the Adriatic Basin” NET4mPLASTIC sta continuando la sua opera per migliorare le conoscenze relative a questo contaminante emergente.

Il progetto di durata triennale, avviato ad aprile 2019 e finanziato con circa 2 milioni di euro dal programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia, è finalizzato a raccogliere dati su distribuzione, provenienza e caratterizzazione delle macro e microplastiche presenti nelle acque marine, nei sedimenti e nei molluschi bivalvi, monitorando aree marino-costierie del bacino Adriatico di Italia e Croazia.

 

Il partenariato di NET4mPLASTIC è costituito da una rete internazionale con competenze trasversali. Capofila è l’Università di Ferrara, gli altri partner sono l’IZS dell’Abruzzo e del Molise, l’Università di Trieste, l’Università di Spalato, la Regione Marche, il Teaching Institute for Public Health di Primorje-Gorski Kotar County, il Public Institution Rera Sd For Coordination and Development di Spalato, le aziende Hydra Solutions SRL di Padova e Prosoft LTD di Rijka, Croazia.

 

L’IZSAM partecipa con il Centro Ricerche per gli Ecosistemi marini e Pesca di Termoli che ha redatto e reso disponibile una brochure con i primi risultati raggiunti.

 

Clicca QUI per sfogliare la brochure.

 

 

 

7 settembre 2020 (MG)

 
 
 
 
© IZSAM Settembre 2020
 
 
 
 
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