Caratterizzazione dei mieli abruzzesi

 

A fine luglio è stata stampata la relazione della seconda annualità del progetto di ricerca sulla caratterizzazione dei mieli abruzzesi, di cui è responsabile scientifico il dott. Luciano Ricchiuti, medico veterinario dell'IZSAM in servizio presso la sezione diagnostica di Isernia.

Lo studio, che ha il fine di migliorare la produzione, favorire la crescita degli apicoltori e istituire un marchio regionale di qualità, ha permesso di ampliare le conoscenze acquisite nel corso del progetto terminato nel 2012 relativamente ai mieli monoflora, consolidando le conoscenze relative ai millefiori delle diverse aree regionali.


Il primo aspetto da rimarcare sta nel fatto che tutti i mieli analizzati hanno fornito ampie rassicurazioni sulle buone prassi igieniche messe in atto dagli apicoltori nei processi di estrazione, filtrazione e confezionamento. Peraltro lo studio è stato arricchito da una interessante innovazione, ovvero la rilevazione del pH, che ha permesso di paragonare il miele abruzzese a quello prodotto nelle aree geografiche vicine con risultati assai confortanti.


In positivo si sono distinti particolarmente i campioni di miele di Melata e Lupinella, interessante e molto peculiare è risultata la produzione di miele di Santoreggia e di Tarassaco. Il miele di Acacia si è attestato come il gruppo di mieli monoflorali più numeroso, con 17 campioni provenienti da tutte e quattro le provincie abruzzesi: dato che conferma l'importanza di questa produzione per l'economia dell'apicoltura regionale. Anche la Sulla e la Lupinella hanno confermato le loro potenzialità, nonostante quest'ultima sia ancora sottovalutata dagli apicoltori che la "dichiarano" spesso come millefiori di montagna.

 
 
 
 
© IZSAM Agosto 2016
 
 
 
 
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