Ancora tre tartarughe spiaggiate sulle coste abruzzesi e molisane nello scorso fine settimana

 

 

Durante il fine settimana sono stati ritrovati morti ben tre esemplari di tartaruga Caretta Caretta sui litorali delle coste abruzzesi e molisane. Continuano, incessantemente, le attività finalizzate all’accertamento delle cause di morte delle tartarughe da parte del personale dell’IZSAM, in stretta collaborazione con la Guardia Costiera, con i Servizi Veterinari competenti e con i volontari del Centro Studi Cetacei. La sinergia tra i soggetti coinvolti, consente di intervenire frequentemente su carcasse in buono stato di conservazione, requisito fondamentale ai fini dell’accertamento, in sede di autopsia, delle cause di morte.

 

I risultati autoptici evidenziano, ancora una volta, l’impatto che le attività dell’uomo hanno nei confronti delle tartarughe marine; infatti, in oltre il 50% degli esemplari esaminati, sono state riscontrate lesioni riconducibili ad attività umane, tra cui alcuni sistemi di pesca e l’impatto con i natanti.

Ricorrenti sono, infatti, le lesioni da impatto con eliche (lo dimostrano le fratture lineari del carapace, le amputazioni) e con reti da pesca (annegamento, occlusione intestinale).

 

Inoltre, da alcuni anni a questa parte, è frequente il riscontro, in sede autoptica, di residui di plastiche nel tubo digerente, presenti nel 55% degli animali esaminati. In ben tre casi la presenza di frammenti di plastica a livello intestinale è stata identificata quale causa di morte. 

 

Se da un lato, il rilievo di frammenti di plastica visibili ad occhio nudo è abbastanza agevole, lo stesso non può dirsi per le cosiddette microplastiche, difficilmente rilevabili se non con l’impiego di strumenti molto sofisticati.

 

L’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” ha ultimamente presentato due progetti di ricerca in ambito europeo, finalizzati a valutare in maniera oggettiva tale problematica emergente, che costituisce un’ulteriore minaccia alla sopravvivenza delle tartarughe marine.

 

 

19 settembre 2018 (CDI)

 
Visualizza la galleria
 
 
 
© IZSAM Settembre 2018
 
 
 
Notizie sull'argomento

Formazione su genomica e bioinformatica in Kenya

Cesare Cammà e Adriano Di Pasquale del CRN GenPat dell’Istituto a Nairobi per il “Regional training on bioinformatics and data management” della WOAH, nell’ambito del progetto Fortifying Institutional Resilience Against Biological Threats.

 

Workshop FAO sull'interoperabilità tra sistemi informativi

Tre delegati dell’Istituto hanno preso parte al working group che ha riunito a Roma circa 30 esperti IT e tecnici informatici internazionali con esperienze in sistemi di interoperabilità e scambio dati.

 

L'Istituto nel gruppo di esperti internazionali sulla Salute Unica

Annamaria Conte dell’IZS di Teramo è l’unica italiana nominata tra i 29 esperti che fanno parte del Panel ONE HEALTH del Quadripartito formato da FAO, OMS, WOAH e UNEP.

 

 
 
 
 

Istituto Zooprofilattico Sperimentale

dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale"

 

Campo Boario | 64100 TERAMO | ITALIA

Telefono 0039.0861.3321 | Fax 0039.0861.332251

e-mail: archivioeprotocollo@izs.it

Posta elettronica certificata: protocollo@pec.izs.it

Partita IVA: 00060330677

Codice Fiscale: 80006470670