IZSAM e OIE in Albania per il controllo del randagismo

Dal 14 al 16 giugno 2016 si è tenuto a Tirana il secondo workshop regionale sulla gestione del randagismo nei Balcani,organizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) in collaborazione con l’Unione Europea, il Governo dell’Albania e l’Organizzazione Mondiale per la Protezione degli Animali.

I Focal Points convenuti in rappresentanza di Albania, Montenegro, Kosovo, Romania, Bulgaria, Turchia, Grecia, Serbia, Croazia e Bosnia Herzegovina si sono confrontati con esperti OIE, rappresentanti delle Autorità competenti nazionali e di associazioni protezionistiche internazionali, per discutere strategie e piani di azione finalizzati all’applicazione degli standard OIE per il controllo delle popolazioni canine vaganti.

L’evento si è svolto nell’ambito del piano di azione 2014-2016 della Piattaforma OIE per il Benessere Animale in Europa, che si prefigge di sostenere le azioni per migliorare la qualità della vita degli animali da produzione e da compagnia in 53 Paesi del vecchio continente.

L’IZSAM è presente nel comitato direttivo sin dall’istituzione della Piattaforma nel 2013 ed ha contribuito a sviluppare un sistema di autovalutazione utile a valutare il livello di adesione agli standard OIE per la gestione del randagismo canino negli 11 Paesi balcanici che hanno aderito al’inziativa, con l’intento comune di arrivare a una piena applicazione dei criteri approvati dai 180 Paesi membri OIE entro il 2025.

L’IZSAM si è impegnato a mettere a disposizione le proprio competenze tecnico-scientifiche e quelle nel campo della formazione e gestione della conoscenza, fornendo tutti gli strumenti necessari per compiere questo percorso.

Gli esperti del Centro di Collaborazione OIE per la formazione veterinaria, l’epidemiologia, la sicurezza alimentare e il benessere animale dell’Istituto hanno elaborato i dati raccolti su scala nazionale e sviluppato un modello per la programmazione e il monitoraggio delle attività che verranno definite da ogni singolo Paese e inserite in un piano di azione a lungo termine.

Con questa iniziativa l’OIE intende sostenere i Servizi Veterinari e le Autorità competenti nell’identificazione dei punti di forza e di debolezza dei vari piani di controllo del randagismo, a livello locale e nazionale, evidenziare le opportunità e i rischi collegati ai diversi approcci possibili, facilitare lo scambio di esperienze/informazioni e buone pratiche che permettano alle Autorità competenti e alle parti interessate, di contribuire in maniera sistematica allo sviluppo e alla esecuzione di controllo efficaci, efficienti e sostenibili.

Per l’occasione sono state discusse le metodologie più avanzate per lo studio delle dinamiche della popolazione canine, la tracciabilità degli animali da compagnia, nonchè l’importanza dell’approccio “one health” al controllo del randagsimo quale fattore fondamentale per l’eradicazione della rabbia.

Tra le maggiori criticità riscontrate nel corso delle intense giornate di lavoro: la mancanza di legislazione e la difficoltà di applicare le poche norme esistenti in materia, unite al bisogno di coinvolgere attivamente i cittadini. E ancora la scarsità di risorse e la mancanza di coordinamento tra i soggetti impegnati nel controllo del rangasimo, la complessità delle tematiche sociali che determinano l’abbandono e il maltrattamento degli animali, i rischi di diffusione di malattie zoonosiche attraverso il commercio e lo spostamento incontrollato degli animali da compagnia e la scarsa professionalizzazione degli operatori del settore.

Il dott. Paolo Dalla Villa, in rappresentanza del Laboratorio Relazione Uomo-Animale e Benessere Animale dell’IZSAM, ha contribuito al workshop con due presentazioni. La prima sulle implicazioni sociali del randagismo canino, la seconda sul valore della cooperazione intersistituzionale e multiprofessionale nei piani di controllo delle popolazioni canine vaganti per la tutela della salute e del benessere, umano e animale.