Terza Conferenza Mondiale sulla Rivitalizzazione della Dieta Mediterranea

 

 

Dal 28 al 30 settembre, nel Campus Cosimo Lacirignola del CIHEAM di Bari, si è svolta la Terza Conferenza Mondiale sulla Rivitalizzazione della Dieta Mediterranea finalizzata a sollecitare il cambiamento di rotta dei Sistemi Alimentari Sostenibili nella Regione mediterranea, accelerare l'Agenda 2030 e riconoscere la Dieta Mediterranea come modello alimentare sostenibile adatto agli stili di vita contemporanei.

 

La Conferenza, programmata nell’ambito delle celebrazioni per il 60° anniversario del Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei, è stata organizzata dal CIHEAM di Bari con il patrocinio dei Ministeri degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, della Salute, della Transizione Ecologica e di Unione per il Mediterraneo, Regione Puglia, Comune di Bari, con il supporto tecnico della FAO. La tre giorni di lavori è stata articolata in 21 sessioni e 8 side event che hanno visto la partecipazione di 250 partecipanti, di cui 150 esperti e ricercatori, provenienti da 30 Paesi.

 

Il Direttore Generale dell’IZS di Teramo Nicola D’Alterio ha preso parte alla Conferenza in rappresentanza del Direttore Generale del WOAH, Monique Eloit, relazionando nella sessione che si è tenuta il pomeriggio del 29 settembre intitolata “SFS as an effective trigger for One Health to promote resilience and sustainable growth in the Mediterranean and beyond”. Sessione alla quale hanno relazionato anche AbdulHakim Elwaer (Assistant Director-General and Regional Representative for the Near East and North Africa, FAO), Arnì Mathiesen (Senior Advisor at Iceland Ocean Cluster), Carlo La Vecchia (Full Professor of Medical Statistics and Epidemiology, Università di Milano), Abdelhamid El Zoheiry (President, Euro-Mediterranean University EMUNI) ed Emilio Ciarlo (Head of External Relations, Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale).

 

Nel corso della sessione sono state condivise esperienze e idee di applicazione pratica dell’approccio One Health, al fine di individuare strumenti concreti per il suo potenziamento in contesti in cui i sistemi di produzione sono cruciali per la sicurezza alimentare e la salute umana. I relatori hanno analizzato la diversificazione dei sistemi alimentari attraverso la ricerca e l’innovazione, affinché si possa aumentare la sicurezza alimentare e la resilienza nei confronti di fragilità e crisi, basandosi anche sul dialogo scienza-politica e sui partenariati pubblico-privato.

 

 

4 ottobre 2022 (MG)

 
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