Randagismo canino e conservazione del lupo

 

Venerdì 8 luglio, nella sede dell’Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga di Assergi (AQ), si è tenuto il terzo incontro sul randagismo canino e conservazione del lupo, nell’ambito del progetto LIFE13/NAT/IT000728 MIRCOLUPO che si propone di assicurare migliori condizioni di conservazione per il lupo, agendo su alcuni elementi di minaccia di origine antropica legati, in particolare, al fenomeno del randagismo canino.

La diffusa presenza di cani vaganti, infatti, contribuisce ad alimentare tre gravi minacce per la conservazione del lupo: la perdita dell’identità genetica dovuta all’ibridazione con i cani vaganti; la mortalità legata ad attività illegali di bracconaggio o uso del veleno; la trasmissione di patogeni provenienti dalla presenza sul territorio di cani vaganti (domestici e/o rinselvatichiti) non vaccinati.

 

Gli obiettivi del progetto sono la protezione del bestiame allevato al pascolo nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga; la protezione della fauna selvatica del Parco con particolare attenzione alle specie selvatiche a rischio di estinzione (Orso bruno marsicano e Camoscio appenninico); la diminuzione del rischio di ibridazione con il lupo; la sensibilizzazione degli allevatori alla corretta tenuta dei cani al seguito del bestiame domestico; il miglioramento della gestione dei cani da lavoro; l’aumento della consapevolezza sull’impatto del randagismo sulla conservazione della biodiversità e sulla funzionalità degli ecosistemi; la riduzione del fenomeno del vagantismo e randagismo canino nel medio e lungo periodo. Gli obiettivi verranno raggiunti tramite una serie di obiettivi intermedi che andranno ad agire sul contesto socio-economico delle aree di studio, poiché la causa prima delle minacce identificate è essenzialmente il comportamento umano.

 

All’incontro ha partecipato la dott.ssa Francesca Lombardo in rappresentanza del Laboratorio Relazione Uomo-Animale e Benessere Animale dell’IZSAM. Presenti le rappresentanze della Regione Abruzzo, delle ASL di L’Aquila e Teramo, del Corpo Forestale dello Stato, oltre ad allevatori, operatori del Parco, associazioni ambientaliste e animaliste e veterinari liberi professionisti che operano nel territorio del Parco.

Il gruppo di lavoro ha contribuito alla revisione delle Linee Guida che faciliteranno la redazione di un Piano di azione specifico teso ad individuare i mezzi e gli strumenti per la gestione degli ibridi cane/lupo.

 

 

13 luglio 2016 (MG)

 
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