L’evento, alla sua sesta edizione, intende promuovere la Medicina veterinaria di comunità quale nuova disciplina finalizzata alla diffusione della cultura e della professionalità del veterinario inteso come operatore di sanità pubblica dedicato alla promozione della salute, con particolare attenzione agli strati sociali più esposti ai rischi legati all’interazione uomo-animale in ecosistemi naturali ed antropici.

Ricercatori, autorità competenti, amministratori locali ed associazioni protezionistiche potranno confrontarsi, scambiare informazioni, dati ed esperienze utili ad elaborare nuove azioni di interesse comune, dalla prevenzione delle zoonosi al controllo del randagismo canino e felino, dal reinserimento sociale degli animali abbandonati al contrasto del maltrattamento animale. Una sessione del convegno verrà dedicata al benessere degli equidi da lavoro, al controllo degli animali infestanti ed alle problematiche legate all’interfaccia fauna selvatica/domestica.

I lavori della Conferenza verranno aperti da Paolo Dalla Villa in rappresentanza del Laboratorio Relazione Uomo-Animale e Benessere Animale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”, che farà il punto della situazione sulle politiche per la protezione degli animali da compagnia e la prevenzione del randagismo canino e felino in Italia.

A distanza di quasi 25 anni dalla promulgazione della Legge quadro 281, che ha rappresentato un punto di svolta epocale nella lotta al randagismo nel nostro Paese, verranno presentati e discussi i diversi modelli normativi e gestionali implementati nel tempo, a livello nazionale e regionale, per promuovere il concetto di proprietà responsabile degli animali quale determinante di salute e benessere per cani, gatti e le comunità che li accolgono.