L'Istituto incontra gli stakeholder

 

 

Tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ha organizzato due incontri con gli stakeholder dell’Ente, in attuazione dei compiti attribuiti dal D. Lgs. n. 106/2012, dalle Leggi Regionali di Abruzzo (n. 4 del 21.11.2014 e s.m.i.) e Molise (n. 2 del 04.03.2015) e dal proprio Statuto.

 

Come dichiarato dal Presidente del CdA Alfonso Cantone: “L’obiettivo degli incontri è stato quello di raccogliere elementi utili, sia conoscitivi che contributivi, che possano essere di stimolo e di impulso per definire al meglio i nuovi obiettivi programmatici del nostro Ente in materia di sanità pubblica e veterinaria, sicurezza alimentare e sviluppo sostenibile, coerentemente con la pianificazione nazionale sanitaria e i piani operativi sanitari delle regioni Abruzzo e Molise, nonchè in relazione alle ultimissime direttive in materia di sanità pubblica emanate dalla Comunità Europea. Siamo molto soddisfatti del confronto avuto con gli stakeholder” ha aggiunto il Presidente Cantone, “nel corso delle due giornate sono scaturiti spunti interessanti da approfondire, ci inorgoglisce e al contempo ci responsabilizza la fiducia che partner e portatori di interesse ripongono nei confronti del nostro Istituto”.

 

Entrambi gli incontri si sono svolti a Teramo nelle strutture dell’IZSAM di Colleatterrato Alto. Quello di lunedì 29 novembre, indirizzato ai partner istituzionali, ha visto la partecipazione di rappresentanti dei servizi sanitari e veterinari della Regione Abruzzo, delle ASL territoriali, delle Capitanerie di Porto, dell’Acquedotto del Ruzzo, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e delle Università di Chieti-Pescara e del Molise. L’incontro, aperto dai saluti del Direttore Generale dell’IZSAM Nicola D’Alterio, è stato moderato dalla componente del CdA Gaetana Ferri che ha sottolineato: "Abbiamo voluto questo incontro partendo dall’adempimento istituzionale di dare gli indirizzi generali della programmazione pluriennale ma anche dalla consapevolezza che l’Istituto svolge essenzialmente un servizio, nel senso più alto del termine, nel campo della prevenzione delle malattie a tutela delle produzioni alimentari e della loro sicurezza, quindi a tutela dei consumatori e dei cittadini. È stato naturale sentire i portatori d’interesse, a partire da quelli istituzionali, per acquisire le loro aspettative e le loro valutazioni nello spirito del continuo miglioramento di un servizio già eccellente e pronto a rispondere alle richieste, come d’altra parte dimostrato in corso di pandemia”. Molte le proposte scaturite dal dibattito, come fa notare la dott.ssa Ferri: “L’auspicio di una maggiore integrazione tra le istituzioni universitarie e l’Istituto nel settore della formazione sia per i tirocinanti che per i neolaureati impegnati in dottorati di ricerca, o per operatori nel settore dei controlli non sanitari, nonché proposte di studio sull’impatto degli inquinanti sulla salute e l’implementazione della sorveglianza epidemiologica sui vettori delle cosiddette ‘nuove malattie’ la cui presenza è da ascrivere ai cambiamenti climatici”.

 

All’incontro di venerdì 3 dicembre, dedicato agli ordini professionali, alle organizzazioni di categoria e dei produttori, sono intervenuti rappresentanti dell’Ordine dei Biologi Province Abruzzo e Molise, della CIA-Agricoltori di Teramo e L’Aquila, dell’Unione regionale confederazione produttori agricoli Abruzzo, dell’Associazione regionale allevatori Abruzzo, dell’Unione nazionale filiere agroalimentari carni e uova, del COGEVO Abruzzo e dell’Organizzazione di produttori vongole costa del teramano. Al dibattito hanno preso parte anche il Direttore Sanitario Giacomo Migliorati e il Direttore Amministrativo dell’IZSAM Lucio Ambrosj. A coordinare gli interventi il componente del CdA Pietro Enzo Di Giulio che ha posto l’accento sull’importanza della dimensione territoriale dell’Istituto, sempre in un’ottica globale: “Questi incontri sono fondamentali per avere uno scambio conoscitivo tra le tante realtà pubbliche e private del nostro territorio, per raccogliere istanze, proposte, esigenze, anche per affrontare eventuali criticità. Nonostante il nostro Istituto sia sempre più impegnato sul piano internazionale, sia sotto l’aspetto della ricerca scientifica che della cooperazione, non ha mai tralasciato il territorio di competenza. Trasferire conoscenze, esperienze e servizi qualitativamente avanzati ai servizi veterinari di buona parte del mondo passa attraverso il trasferimento di tutto il nostro know-how anche ad operatori e professionisti di Abruzzo e Molise. La valorizzazione della biodiversità, l’attenzione al benessere animale e alla sostenibilità ambientale, l’aumento dei controlli sulle movimentazioni animali sono solo alcuni dei temi dibattuti nel corso dell’incontro. La pandemia ha reso evidente a tutti che c’è una strettissima connessione tra uomo, animale e ambiente: il nostro Istituto si è fatto trovare pronto a fronteggiare l’emergenza perché da sempre adotta un approccio One Health”, ha concluso il dott. Di Giulio.

 

 

6 dicembre 2021 (MG)

 
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