L’IZSAM in Sud Africa e Namibia

 

Il 12 e 13 luglio 2016 il prof. Mauro Mattioli e il dott. Massimo Scacchia dell’IZSAM si sono recati in Sud Africa per visitare la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Pretoria (PU), dove hanno incontrato il preside dell’Ateneo Darrell Abernethy e componenti dello staff didattico per discutere le collaborazioni in atto.

All’incontro ha partecipato anche il dott. Pierguido Sarti, delegato alle attività scientifiche e tecnologiche dell’ambasciata italiana di Pretoria, che ha portato i saluti dell’Ambasciatore il quale ha dimostrato forte interesse per l’accordo firmato un anno fa dall’Università di Pretoria e l’IZSAM. Dopo le presentazioni riguardanti la PU tenute dal preside e dal prof. Gerry Swan, si è discusso del progetto di gemellaggio OIE sul Benessere Animale biennale tra le due Istituzioni: Twinning che sarà un momento di crescita anche per gli esperti dell’IZSAM che dovranno confrontarsi con una realtà che richiede competenze in ambiti non famigliari come il benessere animale applicato agli allevamenti di coccodrilli o nella gestione degli animali selvatici africani: rinoceronti, grossi felini, giraffe, gnu, impala, gazzelle, bufali, etc.

Il prof. Mattioli ha visitato i dipartimenti dell’Università raccogliendo alcuni spunti per collaborazioni future discusse con il prof. Abernethy. Nello specifico: utilizzo delle cellule staminali nella terapia rigenerativa di lesioni tessutali negli animali; eventuali collaborazioni su l’Omica; partecipazione attiva alla piattaforma afrivip.org (Veterinary Open Educational Resources). Mattioli e Scacchia hanno incontrato il prof. Koos Coetzer, esperto mondiale delle malattie esotiche, valutando il suo coinvolgimento nel comitato scientifico dell’IZSAM e un suo supporto all’Istituto nell’ambito delle malattie esotiche. Nell’occasione il DG dell’Istituto ha chiesto al prof. Coetzer la disponibilità ad effettuare lezioni sulla Lumpy Skin Disease e sulla Rift Valley Fever per i veterinari italiani.

 

Il 14 e 15 luglio la delegazione dell’Istituto si è recata in Namibia dove ha visitato, per primo, il Central Veterinary Laboratory (CVL) di Windhoek. Con il direttore, Siegfried Khaiseb, lo staff tecnico del CVL e il CVO Adrianus Maseke si è discusso delle attività in corso come il SILAB for Africa (SILABFA) utilizzato da 5 anni con risultati entusiasmanti tanto da spingere il governo namibiano a finanziare progetti di integrazione del SILABFA con gli altri sistemi informatici utilizzati dai Servizi Veterinari del Paese.

Rispetto alle malattie esotiche continueranno le attività di sperimentazione sui vaccini inattivati prodotti presso l’IZSAM per i nove sierotipi della Peste Equina e quelle di monitoraggio entomologico correlato alle malattie da Arboviridae svolto nel parco nazionale dell’Etosha. Nel prossimo futuro saranno effettuati congiuntamente studi in campo e raccolta di materiale iconografico e biologico per le malattie quali Peste equina, Encefalosi equina e Lumpy Skin Disease.

Il Central Veterinary Laboratory ha presentato proposte di attività da effettuare insieme all’IZSAM, con un eventuale finanziamento della UE, relative all’estensione del SILAFA riguardante la pre-accettazione; allo studio sugli aborti infettivi e alla fornitura di un Sistema informatico epidemiologico “Animal Health Information System”. Al termine della riunione il prof. Mattioli e il dott. Scacchia hanno visitato le strutture del Laboratorio e la farm del CVL utilizzata in numerose sperimentazioni dell’IZSAM.

 

La missione è terminata con la visita al Dipartimento di Medicina Veterinaria della Facoltà di Agricoltura e Risorse Naturali dell’Università della Namibia (UNAM). La neonata UNAM, attualmente impegnata nel reclutamento dei docenti, per motivi strutturali non può a breve termine pianificare attività di ricerca. Il vice preside, Anna Marais, ha chiesto pertanto al DG Mattioli supporto didattico in particolar modo per l’Anatomia Veterinaria, con docenti italiani che effettuino per periodi di 2-4 mesi corsi presso l’Università della Namibia. Il prof Mattioli ha consigliato al corpo docente di caratterizzarsi sia dal punto di vista della didattica, attraverso metodi formativi innovativi, sia della ricerca focalizzando l’attenzione sui selvatici: in proposito si è detto disponibile con l’IZSAM a lavorare sulla validazione dei metodi diagnostici e sullo studio della fisiologia della riproduzione e della gestazione degli animali selvatici.

 

 

20 luglio 2016 (MG)

 
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