L'Istituto a Bruxelles alla conferenza sull'importazione degli animali esotici

 

Il 4 e 5 ottobre del 2012 L'Istituto G. Caporale ha partecipato a Bruxelles alla prima conferenza internazionale sull'importazione e gestione degli animali esotici, organizzata, in occasione del "World Animal Day", dalla Federazione dei Veterinari Europei (FVE) con il patrocinio della Presidenza Cipriota della Commissione Europea, della UE e dell'Ufficio Federale di veterinaria della Svizzera. Le giornate di lavoro sono state animate da esponenti della Commissione Europea appartenenti alle Direzioni Generali dedicate alla tutela del consumatore (DG Sanco) e all'ambiente (DG Environment), veterinari ufficiali, ricercatori, rappresentanti del settore commerciale e delle principali associazioni protezionistiche internazionali.


La conferenza, prima del suo genere, è stata incentrata sull'importazione di specie esotiche all'interno dell'Unione Europea, un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più imponenti e che può comportare una serie di rischi dal punto di vista della salute pubblica e dell'impatto ambientale. Durante i numerosi interventi è stato sottolineato come questi animali siano talvolta trasportati, e successivamente mantenuti, in condizioni estremamente precarie e lesive per la loro salute e il loro benessere.

Queste tematiche sono di estremo interesse per l'Istituto G. Caporale che è coinvolto in un progetto europeo triennale (Callisto) volto proprio allo studio del rischio di trasmissione di malattie zoonotiche dagli animali da affezione, compresi i cosiddetti "animali esotici", all'uomo, nonché in numerosi progetti dedicati allo studio e al miglioramento del benessere degli animali durante il trasporto e della relazione tra l'uomo e gli animali da compagnia.


Al termine della conferenza, durante una tavola rotonda alla quale hanno contribuito tutti i partecipanti, sono state identificate le aree sulle quali sarà necessario agire, sia per ridurre i rischi derivanti dall'introduzione di questi animali nel territorio della UE (limitando la movimentazione di talune specie e migliorando l'implementazione delle normative vigenti in tema di movimentazione di animali vivi) sia per migliorarne le condizioni di vita (migliorando la formazione degli operatori del settore, compresi i veterinari, e intervenendo con controlli mirati sui negozi di animali).

 
 
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© IZSAM Agosto 2016
 
 
 
 
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