Radioattività

Nel giugno del 1987, come naturale sviluppo dei controlli effettuati a scopo cautelativo in seguito all'incidente di Chernobyl, il reparto di Biofisica dell'Istituto ha attivato un sistema di rilevazione della radioattività ambientale presente nelle matrici alimentari.

Attraverso un esame spettrometrico a raggi gamma viene rilevata l'eventuale presenza di Cesio 137 e Cesio 134, sostanze prodotte dalla fusione nucleare, e di altri isotropi quali Berilio, Radio e Potassio.
In esecuzione del Piano di Controllo Radioattività da Matrici Alimentari della Regione Abruzzo, l'Istituto svolge indagini di radiometria ambientale su campioni alimentari (dai cereali alla carne ai vegetali), con particolare attenzione per gli alimenti prodotti localmente; i risultati sono poi trasmessi all'Assessorato Regionale alla Sanità.

Vengono eseguite anche indagini radioecologiche su campioni di erba, funghi, muschi e terreni prelevati nei quattro Parchi che insistono nel territorio di competenza dell'Istituto G. Caporale. Quest'attività consente di monitorare le mobilità geochimica e biologica dei radionuclidi rilasciati dall'evento di Chernobyl e, al tempo stesso, di tutelare la salute della Fauna Selvatica e degli animali da pascolo.

Inoltre vengono eseguite analisi di radioattività per il controllo fiscale e per le certificazioni di prodotti di origine animale e vegetale destinati all'esportazione su richiesta di Enti pubblici e privati (per questi ultimi gli esami sono a pagamento). Analoghi controlli per la rilevazione degli isotopi radioattivi vengono svolti anche sulle acque reflue degli ospedali.

Gli esami radiometrici descritti sono effettuati su: latte, derivati del latte, cereali, mangimi, pasta alimentare, farina, carne e organi animali, molluschi, pesci, prodotti ortofrutticoli, vegetali, funghi, liquidi, miele, dolciumi, erba, fieno, terreno e sedimenti ambientali.