Sette capodogli spiaggiati nella Riserva Naturale di Punta Aderci

La mattina di venerdì 12 settembre 2014, nella Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci, nel comune di Vasto (CH), è stato segnalato da alcuni surfisti lo spiaggiamento di 7 capodogli.

Il Direttore Generale Fernando Arnolfo e il Direttore Sanitario Giovanni Savini dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (IZSAM) di Teramo si sono recati con rapidità sul luogo del rinvenimento, disponendo che una squadra di operatori ed esperti guidata da Nicola Ferri, responsabile del Laboratorio di Igiene, Biologia e Tossicologia Ambientale (LIBiTA), partecipasse all’emergenza.

Nella stessa mattina è stata attivata un’unità di crisi coordinata da esperti del Centro Studi Cetacei Onlus.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, grazie all’attività appassionata ed esemplare degli uomini della Guardia Costiera, della Protezione Civile e di numerosi volontari, la maggior parte riferibili al Centro Studi Cetacei Onlus, 4 dei 7 esemplari sono riusciti a guadagnare il largo alla vista delle migliaia di persone radunate lungo la costa. Nelle ore notturne, seguendo le indicazioni del responsabile del CERT di Padova, Prof. Sandro Mazzariol, grazie all’intervento di uomini e mezzi resi disponibili dal Comune di Vasto, le tre carcasse sono state dislocate sulla spiaggia. Gli esemplari sono risultati della lunghezza tra 8 e 10 metri. Il giorno seguente, alle prime ore del mattino, hanno avuto inizio le attività autoptiche. Ciascuna carcassa è stata affidata ad un referente. L’IZSAM di Teramo ha avuto l’incarico di effettuare la necroscopia sulla carcassa di una femmina di circa 9 metri di lunghezza. Il coordinamento del gruppo, composto da Nicola Ferri, Andrea Di Provvido, Pietro Badagliacca e Giuseppe Marruchella, è stato affidato a quest’ultimo, in quanto tecnico dotato di maggiore esperienza nel settore specifico. Per la documentazione fotografica è stato coinvolto sin dall’inizio Guido Mosca.

Alle operazioni hanno partecipato tecnici di numerose Università e Istituti Zooprofilattici Sperimentali, questi ultimi da alcuni anni riuniti in una Rete Nazionale Spiaggiamento Cetacei, coordinata dall’Istituto del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Rete nazionale che ha avuto in quest’occasione la sua attivazione, con risultati più che positivi. All’Istituto teramano, quale struttura territorialmente competente, è stata affidata in questa circostanza anche parte della logistica, svolta dai tecnici della sede di Termoli.

L’accaduto nell’area protetta, la prima riserva istituita in Abruzzo nella fascia costiera, è stato definito di estrema gravità, ritenuto a ragione uno dei disastri ambientali più gravi di questa Regione.