LISTERIOSI ASSOCIATA A SINTOMATOLOGIA POLMONARE: UNA COMPLICANZA RARA, MA SULLA QUALE TENERE ALTA L'ATTENZIONE

 
 
 
 
 

Un lavoro scientifico su due casi di infezione respiratoria da Listeria monocytogenes evidenzia la necessità di sensibilizzare le strutture sanitarie per evitare possibili ritardi diagnostici e terapeutici

 
 
 

Due rari casi di una forma respiratoria di listeriosi, infezione di origine alimentare causata dal batterio Listeria monocytogenes (L. monocytogenes), sono stati registrati nel centro Italia nell’estate 2020, quando gli ospedali continuavano ad essere in uno stato di allarme per la pandemia da SARS-CoV2. La collaborazione tra le strutture cliniche che li avevano accolti e due Istituti Zooprofilattici (quello dell’Umbria e delle Marche e quello dell’Abruzzo e del Molise) ha portato all’indagine genomica sul batterio responsabile e a un affinamento della sorveglianza.

 

La rarità con cui si può manifestare questa particolare forma di listeriosi, assieme alla descrizione dei due casi e delle procedure messe in atto per affrontarli, sono al centro di un report scientifico pubblicato sulla rivista Frontiers in Cellular and Infection Microbiology. I due pazienti, un anziano affetto da patologia oncologica polmonare e una donna incinta, sono arrivati in ospedale con sintomi che facevano pensare ad una polmonite. Escludere che si trattasse di Covid-19 è stato naturalmente il primo passo. La diagnostica ad immagini eseguita a livello polmonare ha evidenziato la presenza di un empiema pleurico (raccolta di pus nella cavità pleurica) nell’anziano e di lesioni focali nella donna. Successivamente le colture di un drenaggio pleurico nel primo paziente e di un campione di sangue nella seconda hanno permesso di rilevare la presenza del batterio L. monocytogenes, quindi i campioni sono stati inviati alla sezione di Fermo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” (IZSUM), Centro di Riferimento nella sorveglianza della listeriosi per le regioni Umbria e Marche. Trasmessi al Laboratorio Nazionale di Riferimento per L. monocytogenes dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” di Teramo (IZSAM), i batteri sono stati sottoposti a indagine genetica mediante la tecnica Whole Genome Sequencing al fine di ricercare particolari caratteristiche di virulenza.

 

“Entrambi i campioni – dice la dottoressa Fabrizia Guidi, del Laboratorio Controllo Alimenti dell’IZSUM, prima autrice del lavoro scientifico – erano costituiti da ceppi ipervirulenti di L. monocytogenes. Questa caratteristica, unita alla situazione dei due pazienti, uno con patologia oncologica e l’altra in gravidanza, ha determinato la gravità della situazione clinica, con coinvolgimento polmonare”.

 

“Questa ricerca – commenta il dottor Francesco Pomilio, del Centro Nazionale di Riferimento per L. monocytogenes dell’IZSAM - evidenzia come L. monocytogenes possa determinare, anche se raramente e in particolari categorie di pazienti immunodepressi, importanti infezioni a carico della pleura o dei polmoni. Una possibilità da considerare al fine di evitare ritardi diagnostici e affrontare tempestivamente la patologia”.

 
 
 

 
Francesco Pomilio
Francesco Pomilio

HYPER-VIRULENT LISTERIA MONOCYTOGENES STRAINS ASSOCIATED WITH RESPIRATORY INFECTIONS IN CENTRAL ITALY

 

Guidi, F., Chiaverini, A., Repetto, A., Lorenzetti, C., Centorotola, G., Bazzucchi, V., Palombo, B., Gattuso, A., Pomilio, F. and Blasi, G. (2021). Hyper-Virulent Listeria monocytogenes Strains Associated With Respiratory Infections in Central Italy. Frontiers in Cellular and Infection Microbiology, 11.

DOI: https://dx.doi.org/10.3389/fcimb.2021.765540

 
 

 
 
 
© IZSAM Gennaio 2022
 
 
 
 
 
 

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