I POLLI ALLEVATI SENZA ANTIBIOTICI MANTENGONO LO STESSO LIVELLO DI SALUTE E BENESSERE

 
 
 
 
 

Una ricerca mostra che i polli cresciuti senza l’uso di antibiotici hanno buoni livelli di salute e benessere generale, anche grazie alle migliori condizioni ambientali degli allevamenti. Un risultato che si estende alla salute umana con la lotta all’antibiotico-resistenza

 
 
 

Allevare animali senza l’uso di antibiotici rappresenta uno sviluppo sempre più richiesto dai consumatori, ma è anche un passo importante per combattere una delle minacce più serie per la salute umana: la comparsa di batteri antibiotico-resistenti. Una ricerca condotta dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise "G. Caporale" mostra ora che l’eliminazione degli antibiotici dagli allevamenti di polli può essere implementata senza effetti negativi sulla salute e sul benessere degli animali.

 

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Animals, ha messo a confronto, usando un protocollo standardizzato, gruppi di polli allevati in contemporanea nelle stesse aziende, con e senza uso di antibiotici. “C’è la preoccupazione – dice Luigi Iannetti, Reparto Igiene e Tecnologie degli Alimenti, Centro di Collaborazione OIE per il Benessere Animale, primo autore dello studio – che l’eliminazione degli antibiotici dagli allevamenti possa avere ripercussioni negative sulla salute e sul benessere degli animali, con una più alta incidenza di patologie. La nostra ricerca ha potuto dimostrare che nel complesso non ci sono differenze, anzi: nei polli allevati senza antibiotici abbiamo riscontrato un minore livello di alcuni problemi tipici, soprattutto dermatiti a carico delle zampe”.

 

Una delle possibili ragioni di questo maggiore benessere riscontrato negli animali non sottoposti ad antibiotici rispetto a quelli trattati, secondo il lavoro scientifico, potrebbe risiedere nella qualità delle loro lettiere, dove i polli depositano gli escrementi. “La minore incidenza di problemi alle zampe – continua Iannetti – è strettamente correlata proprio con il terreno sul quale i polli si muovono. In questo caso potrebbe esserci una maggiore cura delle lettiere e, in genere, della gestione degli animali da parte del personale addetto, oppure il motivo va cercato nella diversa alimentazione. A differenza degli altri polli, infatti, gli animali non trattati con antibiotici vengono nutriti esclusivamente con alimenti vegetali, e questo potrebbe influire favorevolmente sulla composizione degli escrementi che si depositano sulla lettiera. Saranno necessari ulteriori approfondimenti per chiarire questo aspetto”.

 

L’ Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) ha definito tre importanti priorità nella prospettiva di salute globale: la riduzione dell’uso di antimicrobici negli allevamenti, il benessere animale e la lotta al fenomeno dell’antibiotico-resistenza. Inoltre l’Unione Europea, nella sua strategia “Dal produttore al consumatore” prevede di ridurre del 50% le vendite di antimicrobici per gli animali da allevamento e per l'acquacoltura entro il 2030. “In questa ottica – conclude il ricercatore – l’obiettivo è di avere rapidamente delle linee guida precise, necessarie per indirizzare le aziende verso la migliore gestione possibile degli allevamenti senza antibiotici”.

 
 
 

 
Luigi Iannetti
Luigi Iannetti

ANIMAL WELFARE ASSESSMENT IN ANTIBIOTIC-FREE AND CONVENTIONAL BROILER CHICKEN

 

Iannetti L., Romagnoli S., Cotturone G. & Podaliri Vulpiani M. 2021. Animal Welfare Assessment in Antibiotic-Free and Conventional Broiler Chicken. Animals, 11(10), 2822.

https://doi.org/10.3390/ani11102822

 
 

 
 
 
© IZSAM Novembre 2021
 
 
 
 
 
 

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