Dottoranda dell'IZSAM tra i quattro finalisti del Premio Regeni

 

 

Lo scorso anno l'Università degli Studi di Teramo ha istituito l' UniTe PhD Award Giulio Regeni , un premio riservato ai dottorati dell'Ateneo teramano per la migliore ricerca scientifica.

 

Il premio - intitolato a Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano dell’Università di Cambridge, torturato e ucciso al Cairo il 25 gennaio 2016 - intende ricordare e promuovere i valori dell'impegno e libertà della ricerca scientifica.

 

Quest’anno, la seconda edizione del Premio si svolgerà all’UNITE il prossimo 1 ottobre e, a premiare il vincitore, sarà il Ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi; tra i protagonisti/finalisti anche la dottoressa Marta Di Federico, che, grazie ad una borsa di Dottorato finanziata dall’IZSAM, ha svolto ricerche nell'ambito del Laboratorio di Referenza OIE per la Pleuropolmonite Contagiosa Bovina.

 

Si ricorda, infatti, che l’Istituto Zooprofilattico “G. Caporale” è stato riconosciuto dall'OIE “Laboratorio di Referenza per la Pleuropolmonite Contagiosa Bovina (LR OIE PPCB)” grazie all’esperienza e alle competenze tecnico scientifiche maturate, anche espresse in occasione della comparsa della malattia in Italia nel 1990 e della immediata eradicazione dell’infezione nel 1993.

 

Il progetto di Dottorato della dottoressa Di Federico è stato svolto nel Reparto di “Biologia Molecolare e Tecnologie Omiche” dell’Istituto, in collaborazione con lo staff del Laboratorio di Referenza OIE per la Pleuropolmonite Contagiosa Bovina.

 

La dottoressa Di Federico, che risulta tra i quattro finalisti dell’ UniTe PhD Award Giulio Regeni , è stata selezionata tra quei dottorandi in "Biotecnologie cellulari e molecolari" degli ultimi tre cicli di Dottorato dell'Ateneo teramano, che si sono distinti per la ricerca scientifica svolta.

 

Nello specifico, il progetto di dottorato, ha interessato lo studio della patogenesi della Pleuropolmonite Contagiosa Bovina (PPCB), in particolare, nell’interazione ospite (bovino)-patogeno (Mycoplasma mycoides sub. mycoides, Mmm) nelle prime fasi di infezione, condotta attraverso uno studio di espressione genica e proteica applicato ad un modello in vitro di colture cellulari di neutrofili e ad un modello ex vivo di espianti di tessuto polmonare bovino.

 

La ricerca svolta, inoltre, è stata oggetto  di pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali.

 

 

25 settembre2020 (CDI)

 
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