L'Istituto G Caporale a Fuori Tg di Rai 3

 

Prendendo spunto dall'allarme lanciato dal Ministro della Salute Renato Balduzzi sull'area di Taranto, Fuori Tg, il programma di approfondimento della testata giornalistica di Rai 3 in onda tutti i giorni alle 12:20, dedica la puntata del 9 novembre 2012 agli alimenti contaminati. Il programma condotto Maria Rosaria De Medici allargherà la riflessione anche ad altre aree italiane dove c'è il concreto rischio di contaminazione della catena alimentare.


Tra gli esperti in studio ci sarà il dott. Giampiero Scortichini, responsabile del reparto "Bromatologia e residui negli alimenti per l'uomo e gli animali" dell'Istituto G. Caporale che si occupa del controllo analitico degli alimenti destinati al consumo umano e degli alimenti per gli animali. Va ricordato in proposito che l'Istituto ricopre importanti incarichi a livello nazionale ed internazionale nella verifica dello stato della sicurezza degli alimenti per la tutela dei consumatori. Nel settore degli alimenti di origine animale effettua indagini microbiologiche, chimiche e radiometriche mantenendo alta la sorveglianza epidemiologica sullo stato sanitario delle popolazioni animali, sull'igiene delle produzioni zootecniche e sui prodotti di origine animale.


Sin dalla fine degli anni '90, su incarico del Ministero della Salute, l'Istituto G. Caporale svolge attività di ricerca e analisi delle diossine attraverso il monitoraggio della contaminazione degli alimenti nell'ambito del Piano Nazionale Residui. La nomina nel 2007 a "Laboratorio Nazionale di Riferimento per le Diossine e i PCB in mangimi e alimenti destinati al consumo umano" ha fatto incrementare le attività e di conseguenza le responsabilità.


L'Istituto ha effettuato in modo sistematico i controlli sulle diossine nelle mozzarelle di bufala provenienti da determinate aree della Regione Campania dove, già a partire dal 2002, erano state riscontrate elevate concentrazioni nei prodotti lattiero-caseari sottoposti a controlli ufficiali. Sempre nell'ambito del lavoro di analisi delle diossine, oggi più che mai percepite dall'opinione pubblica come una reale minaccia alla salute, l'Istituto monitora silenziosamente le situazioni a rischio e interviene con prontezza nelle emergenze.

Della situazione di Taranto i professionisti dell'Ente si sono occupati già nel 2008 e 2009 quando sono stati impegnati in indagini che hanno fatto rilevare il pericoloso superamento della soglia limite fissata dall'Unione Europea nei campioni di latte di pecora e capra prelevati nelle immediate vicinanze dell'area industriale. L'Istituto effettua, inoltre, le analisi di laboratorio necessarie a rilevare il livello di diossina sprigionato a seguito di incendi, disastri ambientali, ecc.

 
 
 
© IZSAM Agosto 2016
 
 
 
 
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