L'Istituto in Serbia per il randagismo canino

 
Belgrado
Belgrado

Dal 17 al 18 ottobre del 2011 si è tenuto a Belgrado (Serbia) un workshop sul benessere degli animali da compagnia e la gestione del randagismo canino, realizzato nell'ambito del programma di assistenza tecnica (TAIEX) della Direzione Generale Allargamento della Commissione Europea e promosso dalla Direzione Generale dei Servizi Veterinari della Repubblica Serba. Nelle due giornate di lavoro sono state discusse le tematiche più attuali e le possibili strategie di intervento per limitare il fenomeno del randagismo canino, largamente diffuso in alcuni Paesi europei, e controllare la sovrappopolazione degli animali da compagnia, principale fattore alla base del fenomeno.


Gli esperti dell'Istituto G. Caporale di Teramo, in rappresentanza ufficiale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE), hanno presentato gli standard internazionali dell'OIE per il controllo del randagismo canino, i sistemi informativi per la tracciabilità degli animali da compagnia e le modalità operative per la gestione delle emergenze non epidemiche. Veterinari, amministratori locali, autorità competenti e rappresentanti di associazioni protezionistiche locali si sono confrontati in aula e durante le attività di campo con esperti locali ed internazionali, provenienti da Italia, Regno Unito, Slovenia e Bulgaria. Tutti i relatori hanno enfatizzato il recente impegno della Commissione Europea nella promozione della proprietà responsabile degli animali da compagnia da rafforzare, a livello locale, con iniziative sul piano normativo, informativo ed educativo per contrastare efficacemente l'abbandono e il maltrattamento degli animali in maniera sistematica, etica e sostenibile.


Alla fine dei lavori è stato espresso un largo consenso intorno all'importanza della comunicazione e dell'informazione, quali elementi essenziali per la promozione di una coscienza civica attenta e sensibile alle esigenze degli animali. Sul versante tecnico-scientifico è stata sottolineata la necessità di sistemi informativi nazionali centrati sull'identificazione elettronica obbligatoria degli animali, di piani di controllo del fenomeno mirati ed efficienti, di manuali e procedure operative standard utili ad uniformare le modalità di recupero, soccorso, gestione ed assistenza degli animali nei canili rifugio. Infine è stata pienamente condivisa, anche delle comunità più impegnate a tutelare salute pubblica e qualità di vita animale, l'opportunità di riferirsi a modelli virtuosi, basati su un impiego razionale delle risorse messe a disposizione spesso con grandi difficoltà.

 
 
 
 
 
© IZSAM Agosto 2016
 
 
 
 
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