TERREMOTO. Emergenza veterinaria: sintesi attività aree funzionali

 

Le attività svolte da Azione Veterinaria per le tre aree funzionali (Sicurezza alimentare, Sanità e Benessere degli animali da reddito, Sanità e Benessere degli animali da compagnia) sono state realizzate, sotto l'egida della Protezione Civile, da medici veterinari della ASL di L'Aquila e di altre ASL della Regione Abruzzo; dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute - NAS di Pescara; da medici veterinari dell'Istituto G. Caporale di Teramo; da liberi professionisti dell'Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di L'Aquila e altri Ordini Provinciali dei Medici Veterinari della Regione Abruzzo; da liberi professionisti di Ordini Provinciali dei Medici Veterinari di altre Regioni italiane; da Associazioni per la protezione degli animali di tutto l'Abruzzo e di altre Regioni.

Si sottolinea anche l'importante contributo delle guardie zoofile volontarie e delle associazioni di volontariato.


Al 16 aprile all'Help Desk, attivato dall'Istituto, sono pervenute 320 richieste di intervento/supporto:


  • richiesta recupero animali smarriti (45)
  • avvistamento o ritrovamento animali abbandonati (78)
  • richiesta di intervento sanitario o di medicinali (72)
  • disponibilità per fare volontariato (12)
  • disponibilità per affido o adozione animali (38)
  • richiesta di cibo per animali (28)
  • offerta di cibo o prodotti per animali (12)
  • richiesta di documentazione per animali (5)
  • segnalazione di problemi organizzativi (2)
  • richiesta informazioni (16)
  • richiesta di smaltimento di alimenti deteriorati (6)
  • offerta di donazioni in denaro (6)


Sono arrivate, inoltre, numerose offerte di volontariato "qualificato": medici veterinari dipendenti di ASL regionali e nazionali delle diverse aree funzionali (dalla sanità animale all'igiene degli alimenti di origine animale) educatori cinofili ed altri cittadini hanno messo a disposizione le proprie competenze per collaborare alla gestione dell'emergenza veterinaria. Anche tali offerte sono arrivate da tutta Italia.


Sicurezza alimentare

Da subito sono state messe in atto iniziative volte ad accertare le effettive condizioni igienico-sanitarie dei campi e le necessarie azioni informative e formative.

Ciò è stato fatto perché in situazioni di emergenza con concentrazioni elevate di persone in spazi ristretti, il rischio di episodi di tossinfezione alimentare aumenta in ragione delle difficoltà che si possono incontrare nel garantire le normali condizioni di sicurezza alimentare nelle strutture temporanee adibite alla preparazione dei pasti.

In tali contesti è prioritario che il personale addetto alla preparazione e somministrazione di alimenti, adotti comportamenti adeguati a prevenire l'insorgenza e la diffusione di fenomeni tossinfettivi.


Dal 10 aprile è stata effettuata una puntuale rilevazione delle condizioni strutturali e igienico-sanitarie dei campi tenda. Per la raccolta standardizzata dei dati è stata preparata una scheda finalizzata ad ottenere le informazioni ritenute fondamentali ai fini di una prima valutazione delle condizioni igienico-sanitarie nei campi, con particolare attenzione alla preparazione e somministrazione dei pasti. Sono state inoltre registrate le principali carenze osservate e le necessità impellenti degli ospiti per una risoluzione quanto più possibile celere.

I dati raccolti hanno riguardato aspetti di carattere generale quali localizzazione del campo, individuazione delle responsabilità, numero di ospiti presenti e loro categorizzazione (età, livello di autonomia, ecc.), approvvigionamento idrico, elettrico e di gas, presenza di sistemi di depurazione, gestione dei rifiuti, disponibilità di servizi igienici ed aspetti specifici quali presenza di cucine in loco e loro gestione dal punto di vista igienico-sanitario, ponendo particolare attenzione alle criticità proprie delle cucine da campo.

I dati raccolti hanno alimentato un sistema informativo appositamente progettato.


Al 16 aprile sono stati visitati 66 campi tenda, dall'analisi dei dati relativi a 45 campi risulta che in 30 la preparazione dei pasti è effettuata in loco. Linea guida per le corrette prassi igieniche nelle mense dei campi tenda sono state rapidamente elaborate e rese disponibili in diversi formati (brochure, locandine, ecc.). Tali documenti illustrano i corretti comportamenti da seguire nella manipolazione, preparazione e conservazione degli alimenti. Ciò al fine di formare il personale addetto alle cucine, non sempre competente data la situazione di emergenza, in modo che abbia sufficiente professionalità per una corretta gestione igienico-sanitaria della preparazione dei pasti.

È stata infine elaborata una specifica locandina (da esporre nelle aree mensa dei campi) che illustra agli ospiti dei campi i corretti comportamenti da adottare in mensa.


Sanità e benessere degli animali da reddito

A partire dalla mattina del 10 aprile sono stati organizzati dei gruppi di veterinari per l'esecuzione di sopralluoghi finalizzati a rilevare le criticità conseguenti al sisma negli allevamenti zootecnici dell'ASL di L'Aquila.

Per una corretta pianificazione dei sopralluoghi sono stati estratti dalla Banca Dati Nazionale dell'Anagrafe Zootecnica i dati relativi all'anagrafe zootecnica dell'ASL di L'Aquila.

Per ciascun allevamento sono state raccolte informazioni standardizzate per la gestione dell'emergenza. I dati ottenuti sono stati inseriti in un sistema apposito informativo. Ad oggi sono stati effettuati sopralluoghi in circa 598 allevamenti. Le visite sono state pianificate partendo dall'epicentro del sisma e dando priorità alle zone che hanno riportato i danni maggiori.

Per ogni azienda sono state raccolte le informazioni relativamente a:


  • presenza di personale per accudire gli animali;
  • specie presenti;
  • numero capi presenti;
  • condizioni sanitarie e igieniche degli animali e degli allevamenti;
  • numero capi morti a seguito del sisma;
  • numero capi abbattuti o inviati alla macellazione d'urgenza;
  • carcasse distrutte;
  • idoneità attrezzature di stalla;
  • idoneità delle strutture;
  • approvvigionamento idrico;
  • scorte di foraggi e mangimi.


Una prima analisi delle informazioni raccolte ha evidenziato, con maggiore frequenza, le seguenti criticità:


  • limitate scorte di fieno e soprattutto mangime;
  • malfunzionamento dei refrigeratori per la conservazione del latte (ora il latte viene conservato in altre aziende che dispongono di frigoriferi funzionanti);
  • difficoltà o impossibilità di approvvigionamento idrico;
  • inagibilità delle strutture;
  • difficoltà di vendita di animali pronti per la macellazione ("maturi").


In collaborazione con l'ARSA, l'ARA ed i Servizi Veterinari della ASL si sta provvedendo ad organizzare la raccolta di alimenti per uso zootecnico e la successiva distribuzione negli allevamenti. Contestualmente sono state intraprese azioni per gestire il ricovero temporaneo degli animali e azioni per gestire le problematiche relative ai danni alle apparecchiature di stalla. Si sta organizzando il ripristino della filiera del latte alimentare e del latte destinato alla trasformazione nei caseifici locali.


Sanità e benessere degli animali da compagnia

Sul territorio interessato il sisma ha provocato la presenza di una vasta popolazione di animali da compagnia (soprattutto cani e gatti) rimasti senza padrone, abbandonati nelle abitazioni o vaganti nei campi di accoglienza. È opportuno sottolineare che già da prima del terremoto, nell'area interessata era già presente un elevato numero di cani randagi.


Le azioni messe in atto per la salvaguardia di questi animali sono state così strutturate:


  • recupero degli animali vaganti e soccorso sanitario. In particolare è stato prestato il primo soccorso agli animali in pericolo di vita, ai feriti e a quelli rimasti intrappolati. Al 14 aprile sono state ricevute 250 segnalazioni, sono stati catturati 100 cani vaganti e sono stati effettuati 50 interventi di pronto soccorso;
  • verifica dell'identità (se gli animali sono dotati di microchip) e/o identificazione elettronica;
  • trasferimento in canili sanitari del territorio o delle aree che hanno dato disponibilità (alcuni cani sono stati ospitati persino dal canile sanitario di Brescia);
  • ricongiungimento, ove possibile, con i famigliari;
  • adozione temporanea (minimo 6 mesi) e trasferimento in altre strutture.


Per la prevenzione delle zoonosi sono state adottate le necessarie misure di sorveglianza sanitaria, trattamenti antiparassitari e di profilassi vaccinale, disinfezione e disinfestazione degli animali e degli ambienti.

È stata elaborata una specifica locandina da distribuire alla popolazione residente nei campi, che illustra i corretti comportamenti da adottare in caso di puntura di zecche. Per garantire il sostentamento di questi animali sono state acquistate e distribuite le necessarie derrate alimentari. Per facilitare la convivenza di persone e animali in aree ad alta densità abitativa (hotel della costa, campi, ecc.), sono state redatte e distribuite, in diversi formati, linee guida per la corretta gestione degli animali, invitando i proprietari a rispettare le norme vigenti e raccogliere le feci.



 
 
 
© IZSAM Agosto 2016
 
 
 
 
 
 
 
 

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