L'Epidemia della West Nile: tra superstizione e verità

 

Il 24 luglio, alle ore 10:30, si terrà la conferenza stampa "L'Epidemia della West Nile: tra superstizione e verità" promossa dall'Associazione Parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione e dall'Associazione Parlamentare Amici del Cavallo e dell'Ippica, presiedute dal Senatore Antonio Tomassini, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato.


Saranno presenti il Ministro della Salute Renato Balduzzi e il Sottosegretario Adelfio Elio Cardinale. Alla conferenza stampa interverranno anche Gaetana Ferri, Direttore Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute, Armando Giovannini e Giovanni Savini dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale".

L'Istituto, infatti, è una delle massime autorità internazionali in materia essendo stato nominato nel maggio 2010 Laboratorio di Referenza per la West Nile Disease dell'OIE, l'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale.


Dal 2008, ricordano gli organizzatori, "il virus della West Nile è in continua espansione in Italia e in Europa; il virus si divide in due linee geneticamente distinte e sebbene la maggior parte delle epidemie siano dovute ai ceppi appartenenti alla linea 1, i ceppi della linea 2 sono stati i responsabili delle epidemie più recenti in Grecia e Ungheria".

Proprio in Grecia, nei giorni scorsi, un uomo di 75 è risultato la prima vittima del virus della Febbre del Nilo occidentale nel Paese.


"Al momento - prosegue la nota stampa - non esiste una terapia mirata in grado di attaccare direttamente il virus, che può determinare una sintomatologia variabile, sia nel cavallo che nell'uomo, che varia da una lieve sindrome parainfluenzale fino a gravi encefaliti, che possono risultare mortali. Per quanto riguarda l'uomo sono stati osservati 14 casi di forme neuro-invasive, con 3 decessi, 1 in Veneto e 2 in Sardegna. Ancora più preoccupante è la situazione dei cavalli e altri equini, al 27 febbraio 2012 sono stati confermati 197 animali coinvolti e 91 focolai di infezione".

 
 
 
© IZSAM Agosto 2016
 
 
 
 
 
 
 
 

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