In ricordo di Giuseppe Caporale

 

L'11 aprile 1976 veniva improvvisamente a mancare il Prof. Giuseppe Caporale, direttore per quasi trent'anni dell'Istituto di Teramo e veterinario di fama internazionale con alle spalle una lunga e prestigiosa attività scientifica, che lo aveva visto impegnato in diversi Istituti Zooprofilattici Sperimentali italiani e in strutture similari estere, con un'abnegazione fuori dal comune e la continua voglia di apprendere e sperimentare, sempre e comunque.

Lo ricordiamo riprendendo dal prologo del libro a lui dedicato, dal titolo: Giuseppe Caporale. Un veterinario al servizio dell'uomo, scritto da Manuel Graziani e pubblicato dalle edizioni IZSA&M.


"" Lunedì 12 aprile 1976 i quotidiani abruzzesi aprono con una triste e tragica notizia che non tarda a fare il giro di Teramo. Nelle vie adiacenti il centro storico, sotto i portici del corso e negli esercizi commerciali che abbracciano il cuore del piccolo capoluogo romanico, da sempre luogo di ritrovo della cittadinanza, non si parla d'altro.

Con tono dimesso e con la discrezione che si conviene in questi momenti, ci si interroga su come possa essere avvenuta una cosa simile. C'è chi si abbandona ai nostalgici ricordi personali e chi invece se ne sta in silenzio ad ascoltare, scuotendo il capo, quasi con incredulità.

Si tratta della prematura scomparsa del Professor Giuseppe Caporale. [...]


A rileggerli adesso quegli articoli di giornale si prova una insolita sensazione di straniamento. Sensazione talmente viva e presente da far apparire quel doloroso avvenimento assai più vicino degli oltre trent'anni che ci separano da esso. Soprattutto se si fa riferimento all'articolo de 'Il Messaggero' che titola: "Improvvisa scomparsa a Teramo di Giuseppe Caporale - Stroncato da un infarto un professore durante il convegno medico". Più in basso la foto del Professore di profilo, con il suo inseparabile camice bianco, l'ingombrante montatura nera degli occhiali e lo sguardo fisso e imperturbabile. Segno distintivo della fermezza che accomuna tutti gli uomini di Scienza.

Tutti quegli uomini che hanno dedicato l'intera esistenza, ininterrottamente e fino alla fine, allo studio e alla ricerca. Facendo della Scienza, appunto, l'unica ragione di vita.


L'articolo inizia subito con la fredda cronaca di quella domenica mattina primaverile. E dalle stesse parole usate dal giornalista, traspare quel senso di incredulità ed impotenza che spesso accompagnano questi eventi luttuosi così fatalmente improvvisi: "Colto improvvisamente da malore nel corso di un suo intervento ai lavori del convegno regionale su 'Il dipartimento ospedaliero', è morto ieri a Teramo il professor Giuseppe Caporale, direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise.

Il professor Caporale - che aveva sessanta anni - è stato stroncato da un collasso cardiocircolatorio proprio al termine del suo intervento al dibattito che si svolgeva nella sala delle conferenze dell'ospedale civile; prontamente soccorso dai medici che gli stavano intorno è stato immediatamente trasportato in sala rianimazione, ma tutto è stato inutile. Nonostante le cure il professor Caporale decedeva quasi subito."


A dire il vero, Giuseppe Caporale ancora non li aveva sessant'anni. Li avrebbe compiuti qualche mese dopo, precisamente il 3 agosto. ""  [...]

 
 
 
© IZSAM Agosto 2016
 
 
 
 
 
 
 
 

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