Massimo Scacchia
 
 
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Massimo Scacchia

Responsabile

Massimo Scacchia, è laureato dal marzo del 1985 in Medicina Veterinaria. Dipendente, dal Gennaio del 1990, dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e Molise "G. Caporale" di Teramo (IZSAM), ente tecnico del Ministero della Salute Italiano. Nel 1992 ottiene Master in Anatomia-patologica presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli studi di Bologna.

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Massimo Scacchia, è laureato dal marzo del 1985 in Medicina Veterinaria. Dipendente, dal Gennaio del 1990, dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e Molise "G. Caporale" di Teramo (IZSAM), ente tecnico del Ministero della Salute Italiano. Nel 1992 ottiene Master in Anatomia-patologica presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli studi di Bologna.

In IZSAM ha ricoperto i ruoli di Responsabile del Reparto/Struttura Semplice di Microbiologia Diagnostica, Anatomo-Istopatologia, Parassitologia e Micologia dal 1998 al 2016 e di Responsabile del Laboratorio/Struttura Complessa di Sanità Animale dal Novembre 2009 al Giugno 2018 e di Responsabile Area Alta Specializzazione riguardante Cooperazione, sviluppo e ricerca dal Luglio 2018 al Luglio 2024.

Attualmente è esperto internazionale dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale – WOAH per la Pleuro-polmonite Contagiosa (PPCB), gravissima malattia che affligge i bovini nel continente africano ed è stato esperto WOAH per le Brucellosi dal 2006 al 2017.

In tale contesto, sono stati portati avanti e finalizzati sette progetti di gemellaggio finanziati dal WOAH: quattro per la PPCB e tre per la Brucellosi. 

Ha oltre trenta anni di esperienza professionale in Africa ed Asia.

Ha iniziato la sua attività in Africa negli anni 90 effettuando, come volontario, missioni per NGO operanti in Uganda, Tanzania e Algeria. Tali missioni avevano lo scopo di allestire piccoli laboratori diagnostici veterinari in aree remote dei suddetti paesi.

L’esistenza, presso l’IZSAM, del Centro Nazionale per le Malattie Esotiche, cioè di quelle malattie animali non presenti sul territorio italiano, ma endemiche in Africa, ha portato Massimo Scacchia a svolgere missioni in numerosi paesi africani allo scopo appunto di studiare tali patologie. La conoscenza di una malattia “in campo” permette una maggiore efficacia dei processi diagnostici e quindi una più rapida diagnosi che permetta la tutela della popolazione umana ed animale italiana.

Nel 2006 viene chiamato a svolgere un periodo di 6 mesi di formazione a veterinari namibiani, nell’ambito dell’anatomia patologica, presso il Laboratorio Centrale Veterinario di Windhoek, Namibia.

Dal 2007 al 2009 ricopre il ruolo di Team leader for Diagnostic Activities and Research del Laboratorio Centrale Veterinario di Windhoek, Namibia.

Durante questo periodo ha fornito consulenza focalizzata al miglioramento delle prestazioni diagnostiche, delle collaborazioni internazionali, del Sistema Qualità applicato alle prove diagnostiche, delle proposte di progetti di ricerca scientifica, del sistema di gestione informatica dei dati scaturiti dalle attività di laboratorio e delle attività di ristrutturazione del CVL in Windhoek e del suo laboratorio periferico di Ondangwa. Ha svolto attività di ricerca su quelle malattie definite esotiche per il contesto italiano, come la Pleuropolmonite Contagiosa Bovina (PPCB), la Lumpy Skin Disease, la Peste equina, la Peste Suina Africana, la Febbre della Rift Valley, la Heart Water Disease, Il Morbo Coitale Equino e altre malattie come la Brucellosi, la Febbre Catarrale Maligna e la Rabbia nel Kudu. Ha condotto studi animali sulla patogenesi e sullo sviluppo di nuovi vaccini per la PPCB in collaborazione con laboratori veterinari nazionali africani, europei ed americani.

Negli anni, per motivi lavorativi, il sottoscritto ha visitato 22 paesi africani, Tunisia, Libya, Algeria, Mauritania, Mali, Camerun, Eritrea, Etiopia, Kenya, Tanzania, Uganda, Zambia, Mozambico, Zimbabwe, Botswana, Sud Africa, Lesotho, Namibia, Angola, Egitto, Marocco e Madagascar, 4 paesi asiatici quali Iran, Kazakhistan, Turchia e Libano e 3 Americani, quali USA, Cuba e Brasile, maturando esperienze professionali nell’ambito della Sanità Animale e delle malattie zoonosiche.

Ha coordinato dal Marzo del 2019 all’Aprile 2024, come Segretariato, il network Enhancing Research for Africa Network (ERFAN) composto da 37 Istituzioni veterinarie, delle quali 31 Africane appartenenti a 19 diversi paesi del continente.

Il network ERFAN, sponsorizzato dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale – WOAH, utilizzando un finanziamento del Ministero della Salute italiano, ha come obiettivi il miglioramento delle performance diagnostiche, la formazione di base, ma anche riguardante l’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica delle Istituzioni veterinarie partecipanti al network. Il progetto, terminato nell’Aprile 2024 ma, valutato positivamente da parte del WOAH, si attende un suo rifinanziamento per ulteriori tre anni.   

Dal 2020, Massimo Scacchia collabora con il Mediterranean Agronomic Institute of Bari (CIHEAM) fornendo formazione e consulenza veterinaria in materia di salute animale, zoonosi-One Health, nutrizione animale, creazione e organizzazione di cliniche veterinarie, laboratori veterinari e laboratori veterinari mobili nell'ambito di progetti di cooperazione che coinvolgono la regione di Raqqa, in Siria. In tale ambito ha collaborato alla realizzazione di una App per la Teleassistenza veterinaria in remoto, strumento ad avviso del sottoscritto fondamentale soprattutto quando è necessario supportare dal punto di vista veterinario areali remoti e/o instabili.

Il sottoscritto, ha gestito numerosi progetti di ricerca scientifica e ha pubblicato più di cento pubblicazioni scientifiche in ambito veterinario.