INTERNAZIONALIZZAZIONE
 
 

IZS in Africa

IZS in Africa

L'Istituto dedica competenze tecnico-scientifiche, risorse umane, finanziare e strumentali al continente africano dall’inizio degli anni ‘90 attraverso collaborazioni scientifiche nei settori della sanità e del benessere animale, della sicurezza alimentare, dell’epidemiologia e della gestione dei sistemi informativi. In virtù della nomina a Centro di Referenza Nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche degli animali (CESME), l’Istituto ha concentrato le proprie attività internazionali nel bacino del Mediterraneo e in Africa subsahariana.

Il territorio africano permette all’Istituto di approfondire e migliorare le proprie conoscenze relativamente alle malattie esotiche, trovando in quelle aree materiale di studio e approfondimento delle malattie oggi esotiche ma in grado di raggiungere l’Europa da un momento all’altro: al tempo stesso l’Istituto raccoglie i fabbisogni formativi che arrivano dal territorio africano e le richieste di supporto nelle attività tecniche e di ricerca.

Gli accordi di collaborazione con i Paesi africani sono finalizzati alla tutela della salute dell’uomo e dell’industria zootecnica, attraverso il trasferimento di conoscenze tecniche ai laboratori africani per una accurata comprensione, definizione e diagnosi delle patologie animali e per il conseguente miglioramento della salubrità degli alimenti di origine animale e della sicurezza alimentare delle popolazioni. L’IZS dell'Abruzzo e del Molise sta gradualmente accompagnando il continente africano in un percorso di sviluppo sostenibile, finalizzato all’autonomia secondo il principio dello sviluppo endogeno.

 

 

Lavorare in Africa significa promuovere una cultura dell’inclusione rispetto a quella dell’esclusione e della supremazia, della condivisione rispetto alla proprietà della conoscenza, in un’ottica di crescita reciproca. Diversi esperti dell’IZS sono, o sono stati, stabilmente localizzati nelle sedi di ricerca in Algeria, Angola, Namibia, Tunisia, Zambia e Zimbabwe.

Di fronte ad uno scenario internazionale segnato da mutamenti politico‑economici e geografici, la cooperazione diventa l’unico strumento che può influire positivamente e in maniera duratura sull'attuale instabilità internazionale. L’Africa rappresenta senza dubbio uno dei blocchi più dinamici in un mondo multipolare e costituisce una priorità per il nostro Paese.

L’impegno speso nel partecipare in partenariato a progetti internazionali di ricerca e cooperando con Paesi in via di sviluppo deriva dalla convinzione che il futuro si giocherà sempre più sul piano dell’innovazione e delle strategie di sviluppo mirate, soprattutto, al consolidamento dell’obiettivo prioritario: la tutela della salute dell’uomo in termini globali. La relazione che lega l’Ente al “continente nero” non è solo di carattere professionale: l'Istituto ha sempre interpretato la cooperazionenel suo significato letterale di “azione svolta in comune” perseguendo fini mutualistici e non speculativi.

 

L'IZS dell'Abruzzo e del Molise è il promotore di ERFAN - Enhancing Research For Africa Network : la rete scientifica internazionale nata sulla base dell’esperienza acquisita nel settore della cooperazione internazionale in Africa. Il Network è stato presentato all’OIE (ora WOAH) a luglio del 2018 per il finanziamento, approvato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale a dicembre dello stesso anno.

18 sono i Paesi partner di ERFAN e 34 le Istituzioni che hanno aderito al network, tra Laboratori Veterinari Centrali e Facoltà di Medicina Veterinaria.

ERFAN si configura come una piattaforma strategica per costruire collaborazioni proficue sia per i Paesi africani che per le Istituzioni italiane, permettendo di ottenere una conoscenza continua e aggiornata delle condizioni di salute animale e umana in relazione al continente africano.

Il Ministero della Salute italiano ha designato l’IZS dell'Abruzzo e del Molise capofila del Network ERFAN, nominando il dott. Massimo Scacchia leader del progetto.