È stato pubblicato l’annuale Rapporto One Health della UE sulle zoonosi, curato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC). Nel 2023 i casi di listeriosi hanno raggiunto il picco più alto dal 2007, campilobatteriosi e salmonellosi sono rimaste le malattie zoonotiche più frequentemente registrate nell’Unione Europea. Nel complesso i casi segnalati di malattie zoonotiche nell’uomo sono aumentati, mentre i focolai infettivi veicolati da alimenti hanno visto un leggero calo.
Il numero di casi di listeriosi segnalati nell’uomo (2.952) ha registrato un aumento costante nel periodo 2019-2023, raggiungendo i livelli più alti dal 2007: ciò potrebbe essere legato all’invecchiamento della popolazione europea (il 21,3% degli europei ha infatti oggi più di 65 anni) che, in relazione alla prevalenza crescente di malattie croniche legate all’età, aumenta il rischio di sintomi gravi nei gruppi di età più avanzata. Gli alimenti pronti al consumo contaminati - come ad esempio il salmone affumicato e i prodotti a base di carne e i latticini - sono la fonte più comune di infezioni.
La campilobatteriosi e la salmonellosi sono state le malattie zoonotiche più frequentemente notificate nella UE nel 2022. Nel 2023 sono stati segnalati 148.181 casi di campilobatteriosi, in aumento rispetto ai 139.225 del 2022. Dopo la campilobatteriosi, la salmonellosi è stata la seconda infezione gastrointestinale più segnalata nell'uomo con 77.486 casi rispetto ai 65.478 del 2022. Solo 15 Stati membri e l’Irlanda del Nord hanno raggiunto tutti gli obiettivi prefissati per la riduzione di Salmonella nel pollame. Questo dato indica un peggioramento rispetto al 2022, anno in cui 19 Stati membri raggiunsero la piena conformità agli obiettivi.
Il rapporto comprende anche dati tratti dal monitoraggio di focolai di origine alimentare definiti come “eventi durante i quali almeno due persone contraggono la stessa malattia consumando lo stesso alimento contaminato”. Nel 2023 sono stati segnalati in totale 5.691 focolai veicolati da alimenti, in lieve diminuzione rispetto all’anno precedente.
“Il nostro Istituto, nel contesto del Consorzio ZOE - Zoonoses under a One Health perspective in the EU, ha collaborato con EFSA ed ECDC alla realizzazione del Rapporto sviluppando strumenti di comunicazione interattiva rivolti sia agli esperti del settore che al pubblico generale”, ha specificato il DG dell’IZS di Teramo, Nicola D’Alterio, “Sono state create sette nuove Story map, dedicate a Q fever, Rabbia, Tularemia, Echinococco, Toxoplasma gondii, Trichinella e Yersinia . Questi contenuti si aggiungono al lavoro degli anni precedenti, che comprende Story map su focolai di origine alimentare, Salmonella, Listeria monocytogenes , Tubercolosi zoonotica, Campylobacter ed Escherichia coli produttore della tossina di Shiga”.
Per questa edizione del Rapporto One Health della UE, le Story map già esistenti sono state aggiornate alla luce di nuovi dati e delle più recenti evidenze scientifiche. Grazie a una struttura chiara, un linguaggio accessibile anche a un pubblico non specializzato e l’impiego di infografiche intuitive le Story map illustrano le caratteristiche principali del patogeno, le modalità di trasmissione, le patologie correlate e i fattori di rischio per animali e esseri umani. Viene inoltre fornita una panoramica sull’incidenza nei Paesi coinvolti nella raccolta dei dati. Grande importanza è data alla prevenzione, con una descrizione delle normative vigenti e delle iniziative intraprese da EFSA ed ECDC per tutelare la salute pubblica. In quest’ottica, anche i consumatori svolgono un ruolo cruciale nel contrastare queste malattie nella vita quotidiana. Per questo motivo, le Story map riportano anche raccomandazioni pratiche sulla prevenzione delle infezioni, applicabili a tutti i livelli della filiera alimentare, con un focus particolare sulla sicurezza nella preparazione degli alimenti in casa. Nell’ambito della stessa iniziativa, sono state sviluppate “dashboards”, strumenti che consentono di esplorare in modo interattivo l’ampia mole di dati disponibili sui patogeni analizzati e sui focolai segnalati.
“I dati raccolti da EFSA sul rilievo di agenti zoonotici in animali, alimenti e nell’uomo nell’Unione Europea rappresentano uno strumento fondamentale, non solo per gli studiosi ma anche per i decisori politici, per meglio comprendere la diffusione di queste zoonosi in Europa e le principali fonti d’infezione” ha aggiunto il dott. Paolo Calistri, responsabile del progetto per conto dell’IZS e coordinatore scientifico del Consorzio, “La disponibilità di dashboard che permettono la navigazione e l’estrazione dei dati anche ai meno esperti, e lo sviluppo di Story map che descrivono queste zoonosi con parole semplici, comprensibili al grande pubblico, rappresenta un ulteriore importante tassello nella diffusione, a tutti i livelli, di una cultura One Health della prevenzione, indispensabile nel controllo di tutte le zoonosi”.
13 dicembre 2024 (MG)