Il Laboratorio di Riferimento dell'Unione Europea (EURL) per la febbre della Valle del Rift (RVF) garantisce metodi diagnostici di alta qualità nei Laboratori Nazionali di Riferimento (NRL), fornisce assistenza tecnico-scientifica ai NRL, supporta la Commissione Europea e altre organizzazioni, e mantiene elevati standard per i metodi diagnostici e i reagenti di riferimento.
In conformità con il Regolamento (UE) n. 2017/625 del Parlamento Europeo e del Consiglio, datato 15 marzo 2017, che disciplina i controlli ufficiali e le attività finalizzate a garantire l'applicazione della legislazione alimentare e mangimistica, nonché delle normative sulla salute e il benessere degli animali, sulla salute delle piante e sui prodotti fitosanitari, il 24 novembre 2022, la Commissione Europea ha ufficialmente designato l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise (IZSAM) di Teramo come Laboratorio di Riferimento dell'Unione Europea (EU-RL) per la febbre della Valle del Rift (RVF). La RVF è una malattia virale trasmessa principalmente da zanzare, che colpisce sia gli animali sia gli esseri umani, con potenziali conseguenze economiche e sanitarie significative.
Il coordinamento della rete dei NRL è tra le nostre attività primarie, affinché sia possibile rilevare tempestivamente l'eventuale introduzione del virus in Europa. Garantiamo, inoltre, l'adozione di metodi e prestazioni di alta qualità, nel rispetto di rigorosi standard analitici. In caso di emergenze epidemiche, interveniamo con indagini epidemiologiche e analisi di laboratorio, confermando diagnosi già effettuate, e comunicando immediatamente eventuali risultati positivi alle autorità competenti del Paese d'origine dei campioni e alla Commissione Europea.
Il Laboratorio offre assistenza scientifica e tecnica ai NRL, facilitando la condivisione di conoscenze e competenze essenziali per ottimizzare le procedure diagnostiche e formare il personale di laboratorio. Sebbene il virus non sia presente all'interno dell'Unione Europea, l’Istituto è impegnato a migliorare e uniformare le capacità diagnostiche, proficiency test, fornendo metodi di riferimento e materiali, e promuovendo programmi di formazione continua. Si dedica anche alla validazione e distribuzione di procedure operative per i laboratori di riferimento, alla caratterizzazione molecolare e biologica dei ceppi emergenti e alla produzione di reagenti di riferimento, offrendo aggiornamenti e formazione ai laboratori nazionali e a Paesi terzi.
Fornisce personale altamente qualificato per affrontare situazioni critiche e supporta la redazione di programmi di sorveglianza. Il Laboratorio promuove tecniche ufficiali di analisi ed è altresì impegnato nella ricerca e nello sviluppo di nuovi e più accurati metodi diagnostici e immunologici, oggetto di programmi di ricerca da esso coordinati, finalizzati alla prevenzione, al controllo e all'eradicazione della malattia
L'EURL contribuisce a una rete di ricerca e monitoraggio della malattia in intesa con la Commissione Europea e altre organizzazioni anche di livello extraeuropeo. Stabilisce collaborazioni con enti internazionali per lo scambio di materiali e tecnologie e con il settore medico per garantire interventi nell'ottica di una salute unica (One Health). Partecipa a team di ricerca di eccellenza per sviluppare e validare modelli predittivi, in grado di identificare le aree a maggiore rischio di introduzione e diffusione del virus, sulla base delle recenti conoscenze relative alle caratteristiche del virus e alla competenza dei vettori.
Infine, organizza e partecipa a progetti di ricerca nei Paesi in cui la RVF è endemica, al fine di approfondire la comprensione dell'epidemiologia della malattia, delle proprietà del virus e della biologia dei vettori. Inoltre, offre consulenza e assistenza diagnostica tempestiva alla Commissione Europea per garantire una risposta efficiente e coordinata a eventuali situazioni di emergenza.
Giovanni Savini è nato a Roma nel 1960. Dopo aver conseguito la laurea in Medicina Veterinaria presso l'Università di Milano nel 1986, ha iniziato la sua carriera nel reparto di Sierologia dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise, dove ha avviato importanti collaborazioni con istituzioni internazionali. Nel 1989, si trasferisce in Australia, dove dedica quattro anni allo studio degli aspetti epidemiologici, clinici, anatomo-patologici e di laboratorio delle malattie protozoarie in diverse specie animali. Al termine di questo percorso, ottiene il PhD presso la Murdoch University in Western Australia.
Giovanni Savini è nato a Roma nel 1960. Dopo aver conseguito la laurea in Medicina Veterinaria presso l'Università di Milano nel 1986, ha iniziato la sua carriera nel reparto di Sierologia dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise, dove ha avviato importanti collaborazioni con istituzioni internazionali. Nel 1989, si trasferisce in Australia, dove dedica quattro anni allo studio degli aspetti epidemiologici, clinici, anatomo-patologici e di laboratorio delle malattie protozoarie in diverse specie animali. Al termine di questo percorso, ottiene il PhD presso la Murdoch University in Western Australia.
Nel 1994 Savini torna all'Istituto di Teramo dove, dal 1999 al 2024, ha ricoperto il ruolo di Responsabile del reparto di Virologia. Sotto la sua direzione, il reparto ha avviato numerosi progetti di ricerca finanziati dal Governo italiano e dalla Commissione Europea, collaborando con importanti istituzioni di ricerca a livello internazionale. Nel 1998 si specializza in Sanità animale, igiene dell’allevamento e produzioni animali all'Università di Pisa, approfondendo le malattie infettive del bestiame. Nel 2005, grazie alle sue competenze tecnico-scientifiche e manageriali, viene nominato Responsabile del Laboratorio di Referenza dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale per la Bluetongue.
La sua ricerca si concentra prevalentemente sulle malattie virali trasmesse da vettori di interesse veterinario, come la Bluetongue, la Peste Equina e la Malattia emorragica del cervo. Si occupa anche di patologie con potenziali ripercussioni sulla salute pubblica, come la Rift Valley Fever, la West Nile e l’Usutu. Ha partecipato come esperto a numerosi gruppi di lavoro per la stesura di Opinioni Scientifiche organizzati dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), su richiesta della Commissione Europea. Nel novembre 2014 ha coordinato scientificamente la IV Conferenza Internazionale sulla Bluetongue a Roma.
Dal 2010 Savini è membro del Community Veterinary Emergency Team, la task force della Commissione Europea incaricata di affrontare le emergenze sanitarie animali in Europa e nei Paesi terzi. Dal 2018 è responsabile del Laboratorio di Sanità Animale. Inoltre, ha ricoperto il ruolo di editore capo della rivista "Veterinaria Italiana" dal settembre 2012 al febbraio 2025 e ha svolto le funzioni di Direttore sanitario dell'IZS-Teramo dal 4 luglio 2014 al 9 febbraio 2017.
Dal 16 marzo 2020 coordina le attività legate alla diagnosi del Sars-CoV-2 presso l'IZS-Teramo e, dal 1 gennaio 2023, dirige il Laboratorio di Riferimento europeo per la Rift Valley Fever, collaborando con i laboratori nazionali dei Paesi membri per armonizzare metodi e tecniche diagnostiche e fornendo formazione per il loro utilizzo. Inoltre, dialoga con la Commissione Europea per offrire assistenza tecnica e scientifica.
È autore di oltre 230 pubblicazioni scientifiche riguardanti le malattie infettive degli animali domestici, con particolare attenzione a quelle trasmesse da vettori.