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A scuola per l’analisi delle acque

 

 

Il 15 aprile 2024 un gruppo di venti studenti della seconda classe dell’Istituto d’Istruzione Superiore “V. Crocetti – V. Cerulli” di Giulianova, ha preso parte ad un’uscita didattica nell’ambito del Progetto “Analisi delle acque” , realizzato con l’obiettivo di formare i ragazzi sull’utilizzo degli strumenti di laboratorio idonei a valutare i principali parametri delle acque superficiali (durezza, pH, BOD/COD, nitriti, nitrati, fosfati, cianuri, ammonio, cloro...), rendendoli anche consapevoli sulla relazione tra i valori dei parametri e l'inquinamento antropico.

 

Gli studenti - accompagnati dalla docente di Chimica Claudia Iachini, dalla reponsabile del Centro per la Biologia delle Acque dell’IZS di Teramo, Carla Giansante, e con il supporto  di Nicoletta D’Alessandro del reparto “Rapporti internazionali e Formazione” dello stesso IZS - hanno effettuato dei campionamenti sulle acque della foce del fiume Tordino, per poi analizzarli all’interno del laboratorio di chimica dell’Istituto scolastico, così realizzando analisi con test colorimetrici, con spettrofotometro e analisi volumetriche.

 

Prima di effettuare le attività in campo, gli studenti hanno avuto modo di apprendere importanti nozioni – poi messe in pratica – su “La valutazione della qualità delle acque fluviali superficiali”, grazie alle specifiche competenze della dottoressa Giansante.

 

Composizione dell’ecosistema fluviale, valutazione attraverso l’utilizzo degli indicatori biologici della qualità delle acque superficiali, benessere animale e principali fonti di inquinamento (sostanze chimiche, agenti biologici, plastiche e microplastiche), sono solamente alcuni degli argomenti trattati durante la lezione da parte dell’esperta.

 

Grande curiosità e interesse da parte degli alunni dell’Istituto Superiore.

 

“Il risparmio idrico” – ha commentato la dottoressa Giansante – “e la tutela della qualità delle acque, saranno le sfide principali per le generazioni future.  In questo ambito la presenza delle plastiche e delle microplastiche negli ecosistemi acquatici va inquadrata non solo da un punto di vista ambientale, ma anche e soprattutto da un punto di vista sanitario come potenziale veicolo di trasmissione di virus e batteri e di sostanze chimiche pericolose all’interno della rete trofica”.

 

 

22 aprile 2024 (CDI)

 
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