Introduzione
È di fondamentale importanza che i proprietari di cavalli, i gestori di impianti di scuderizzazione e in generale gli operatori del settore posseggano le conoscenze di base riguardo agli standard di benessere per un corretto management e per la tutela dei cavalli. Infatti, l’attenzione pubblica verso la tematica del benessere animale è andata via via crescendo a partire dalla metà degli anni settanta. Proprio in quegli anni è stata enunciata da Hughes (1976) la definizione di benessere animale più largamente condivisa, e cioè che ” Il benessere è uno stato di salute completo, sia fisico che mentale, in cui l’animale è in armonia con il suo ambiente”. Poco dopo, nel 1979, il Farm Animal Welfare Council” (FAWC), riprendendo il primo documento scientifico del benessere del 1965 (Brambell report), rivede la formulazione delle cinque libertà, punto di riferimento per la tutela del benessere animale.
Negli anni a seguire, diversi studiosi si sono confrontati sul concetto di benessere e su come poterlo garantire e misurare negli animali allevati. Riferimento fondamentale per il benessere animale è la direttiva UE del 1998, che definisce diverse norme e regole minime per la protezione animale in allevamenti, da cui deriveranno successivi regolamenti, recepiti anche a livello di singoli Stati.