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MATRIX: sorveglianza integrata e multisettoriale nell’ottica One Health

L’approccio One Health, la visione di un sistema unico di cui fanno parte persone, animali, piante e ambiente, è considerato prioritario in un mondo in cui il 75% delle malattie infettive che colpiscono l’uomo è di origine animale (zoonosi) (Taylor et al.,2001). Al di là di un profondo cambiamento culturale e concettuale nel modo di vedere la realtà e di affrontare le sfide di salute dei prossimi anni (Scagliarini et al.,2022), l’approccio One Health impone lo sviluppo di collaborazioni tra settori diversi, non sempre abituati ad interfacciarsi tra loro (Ghai et al., 2022).

È in questa direzione che si è sviluppato il Progetto “MATRIX - Connecting Dimensions in One Health Surveillance”, mirato a valutare la situazione esistente ed a proporre procedure e linee guida per la sorveglianza sanitaria nell’ottica One Health (One Health EJP, 2020). La raccolta di dati, la loro condivisione, la loro analisi e interpretazione, fino alla disseminazione dei risultati, sono elementi cruciali nell’affrontare una malattia emergente o una vera e propria emergenza sanitaria. Tuttavia, i diversi settori coinvolti a livello nazionale nel fronteggiare tali emergenze (sanità animale, sicurezza alimentare e sanità pubblica), possono non avere metodologie efficienti e consolidate di interscambio e collaborazione. Il collegamento tra settori rappresenta quindi l’obiettivo principale di MATRIX, che punta non alla realizzazione di nuovi metodi, ma alla valutazione, valorizzazione e integrazione di risorse già disponibili nei vari Paesi. 

MATRIX, nato nell’ambito del “One Health European Joint Programme” (OHEJP), è iniziato nel 2020 e terminerà il prossimo dicembre 2022 con la partecipazione di 19 partner di 12 Paesi europei. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo (IZSAM) vi partecipa con il ruolo di primo piano di Project leader del Work package 2 “Integrative Strategic Research Agenda”, rivolto alla ricognizione delle procedure di sorveglianza sanitaria esistenti nei diversi Paesi e alla successiva realizzazione di linee guida per promuovere la collaborazione intersettoriale in un’ottica One Health

Il primo passo è stato rappresentato dall’analisi della situazione esistente. Basandosi sui risultati di due precedenti progetti del Programma OHEJP (“NOVA” per la metodologia di mappatura della catena alimentare e “ORION” per la definizione di un glossario standard), sono stati realizzati dei questionari finalizzati alla raccolta di informazioni sui metodi di sorveglianza esistenti per i patogeni scelti come riferimento in determinate catene alimentari. Oltre a quelli più noti (Salmonella nella carne di maiale; Listeria nei latticini; Campylobacter nella carne di pollo), è stato scelto anche il virus dell’epatite E (nella carne di cinghiale) come esempio di patologia emergente. Per tutti e quattro i patogeni sono stati esaminati i metodi di sorveglianza esistenti nelle catene alimentari selezionate, nei settori di sanità animale, sicurezza alimentare e sanità pubblica di alcuni paesi del network (Figura 1) (Cito et al., 2022a). A seguito di questa raccolta di informazioni, una fase successiva del progetto ha visto i partecipanti al Work Package 2 riunirsi in un workshop online, tenutosi il 7 ottobre 2021, nel corso del quale sono state esaminate in dettaglio le tipologie di informazioni che vengono condivise nei rispettivi Paesi; inoltre, sono state considerate nuove proposte per rendere la sorveglianza in ottica One Health più efficiente. 


Figura 1. Patogeni, catene alimentari selezionate e paesi investigati

I risultati di queste fasi conoscitive hanno permesso innanzitutto di analizzare come nella maggior parte dei casi i sistemi di sorveglianza siano sostanzialmente efficienti, per gli specifici settori. È stato inoltre possibile individuare gli istituti e i laboratori responsabili della gestione dei dati a livello nazionale, gettando le basi per la definizione di “punti di contatto” per la collaborazione intersettoriale (Cito et al., 2022a). Proprio da questo punto di vista le discussioni nel corso del workshop hanno evidenziato come una buona collaborazione e un adeguato scambio di informazioni tra settori diversi vengano effettivamente implementati in alcuni Paesi, ma per lo più solo in caso di focolai di malattia. È da questi ultimi che possono arrivare insegnamenti preziosi per definire procedure regolari e costanti, basate non sullo scambio di dati grezzi, ma di informazioni già elaborate dagli esperti dei diversi settori e messe in comune per una valutazione complessiva, realizzando una visione One Health in tempo reale capace di guidare le scelte e gli interventi necessari.

Sulla base delle informazioni raccolte e della discussione tra i partecipanti, è stato quindi possibile realizzare il terzo obiettivo del Work Package 2: la realizzazione di “best practices”, in forma di linee guida, destinate a facilitare la realizzazione di strategie per la collaborazione inter e multisettoriale. Naturalmente linee guida e regolamenti per la sorveglianza specifica dei vari patogeni sono già implementate, sia a livello europeo che di organizzazioni internazionali come OMS, FAO e WOAH. Per questo motivo le best practices individuate dal progetto MATRIX vengono proposte come suggerimenti affinché i sistemi di sorveglianza esistenti possano essere messi in grado di interagire in un quadro One Health a tutti i livelli (raccolta dati, condivisione, analisi, interpretazione, disseminazione). Una volta presi in considerazione i fattori facilitanti, le barriere e le prospettive di ciascun livello, è stato possibile definire raccomandazioni specifiche per l’integrazione e l’interoperabilità dei dati nei settori della sanità animale, della sicurezza alimentare e della sanità pubblica (Cito et al., 2022b). 

Un sistema di sorveglianza così coordinato e multisettoriale può rappresentare uno strumento essenziale per definire strategie di prevenzione e di intervento. Per questo motivo MATRIX ha focalizzato le sue linee guida su tre specifici scopi nei quali la visione One Health può dare un contributo decisivo alle decisioni operative:

  • misurare l’impatto che la specifica malattia ha sulla salute umana e su quella animale, monitorando anche l’evoluzione nel tempo 
  • facilitare la rapida individuazione di focolai e la relativa risposta 
  • identificare i fattori di rischio in modo da instaurare misure di controllo efficaci. 

Infine, il progetto MATRIX ha aggiunto una dimensione ancora più globale con il suo quarto obiettivo: l’identificazione di elementi comuni a tutti i patogeni indagati nel corso del progetto. Grazie ai dati raccolti sulle procedure di sorveglianza specifiche, è stato creato un quadro di riferimento, una vera e propria mappa (Figura 2), sia per la costruzione di sistemi integrati di sorveglianza One Health sia per la revisione di quelli già esistenti (Friesema I. and Eves C., 2022).


Figura 2. Mappa generale di sorveglianza One Health

Per approfondimenti visitare i seguenti link: 

Bibliografia

  1. Cito, F., Amato, L., Ågren, E., et al. (2022a). Deliverable D-JIP-MATRIX-WP2.1 mapping of the surveillance chain for all hazard tracks, and cross-sectorial linkages
  2. Cito, F., Amato, L., Skjerdal, T., et al. (2022b). Deliverable D-JIP-MATRIX-WP2.2 Best practices. Zenodo
  3. Friesema, I., Eves, C., (2022). Deliverable D-JIP-MATRIX-WP2.3 common framework of ohs surveillance
  4. Ghai, R.R., Wallace, R.M., Kile, J.C. et al. A generalizable one health framework for the control of zoonotic diseases. Sci Rep 12, 8588 (2022)     
  5. One Health EJP (2020) MATRIX: Connecting dimensions in One-Health surveillance, One Health EJP website  
  6. Scagliarini A, Peltoniemi O, Michel AL. Editorial: Taking a Fresh Look at Old Zoonoses, What Have We Been Missing in One Health Research and Education? Front Public Health. 2022 Apr 25;10:895277. doi: 10.3389/fpubh.2022.895277
  7. Taylor Louise H., Latham Sophia M. and woolhouse Mark E.J. 2001. Risk factors for human disease emergence. Phil. Trans. R. Soc. Lond. B356983–989. doi: 10.1098/rstb.2001.0888.

Cito  F.*, Amato L. , Bonanni A. 
Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”
 Centro Operativo Veterinario per l'Epidemiologia, Programmazione, Informazione e Analisi del Rischio
*Referente: f.cito@izs.it

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