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Il 28 gennaio 2015 l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare – EFSA – e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie – ECDC – hanno pubblicato il rapporto congiunto sull’andamento delle zoonosi nel 2013.

 

L’EUSR 2013 presenta i risultati delle attività di monitoraggio e sorveglianza delle zoonosi in animali, alimenti, mangimi e uomo in 32 Paesi europei (28 Stati membri e 4 Stati non membri). Nel rapporto sono presentati i dati raccolti dagli Stati membri in forma obbligatoria ai sensi della Direttiva (CE) n. 2003/99 (Salmonella, Campylobacter, Listeria monocytogenes, Escherichia coli verocitotossico(VTEC), Mycobacterium bovis, Brucella, Trichinella ed Echinococcus) in animali, alimenti e mangimi e i dati su rabbia, Toxoplasma, Febbre Q, West Nile virus (WNV), Yersinia, Francisella, Cysticercus e Sarcocystis, raccolti dagli Stati membri in forma volontaria sulla base della situazione epidemiologica.

 

Tra le principali zoonosi, la campilobatteriosi resta quella più frequentemente segnalata nell’uomo, sebbene il tasso di notifica si sia stabilizzato dopo diversi anni di trend in aumento. Negli alimenti la prevalenza di Campylobacter continua a essere elevata nella carne di pollo, così come negli allevamenti di pollame. Per quanto riguarda la salmonellosi, i casi nell’uomo hanno mostrato un trend in diminuzione. La maggior parte degli Stati membri ha raggiunto l’obiettivo di riduzione della prevalenza di Salmonella nei gruppi di polli da riproduzione e da carne, di ovaiole e di tacchini da riproduzione e da carne. I casi di listeriosi umana sono aumentati, sebbene negli alimenti pronti per il consumo la Listeria sia stata raramente rilevata sopra il limite di sicurezza legale. Inoltre si è osservato un trend in diminuzione dei casi di yersiniosi nell’uomo. La Yersinia è stata riportata soprattutto nella carne di maiale e nei prodotti derivati. In aumento il numero di casi umani confermati d’infezioni da Escherichia coli verocitotossico (VTEC). VTEC è stato riportato sia in alimenti e animali. In totale in UE sono stati segnalati 5.196 focolai di tossinfezione alimentare, la maggior parte causate da Salmonella, seguita da virus, tossine batteriche e Campylobacter, mentre il 28,9% dei focolai ha origine sconosciuta.

 
 
 

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