Un vaccino sperimentale nei confronti del virus della Chikungunya è stato testato su topi selvatici ed è risultato in grado di fornire una protezione completa sia nei confronti della viremia che dei sintomi. Il vaccino, costituito da particelle virus simili, è stato ottenuto su colture di cellule di insetto della specie Spodoptera frugiperda con baculovirus ricombinante.
Il virus Chikungunya è trasmesso dalle zanzare del genere Aedes, come Aedes albopictus, comunemente chiamata "zanzara tigre". Le zanzare si infettano compiendo il pasto di sangue su una persona infetta e allo stadio acuto della malattia, e in tal modo possono trasmettere il virus ad un'altra persona. La malattia ha un decorso simil-influenzale ed è caratterizzata da diffusa artralgia, che spinge il paziente ad assumere una posizione piegata nel tentativo di alleviare il dolore (in lingua swahili, "Chikungunya" significa "che contorce"). I sintomi scompaiono in 3-5 giorni, ma i dolori articolari possono persistere per mesi. La morte sopravviene raramente, per lo più in soggetti predisposti (anziani, malati cronici, immunodepressi).
La malattia è endemica in India e in alcune regioni africane, ma è stata riportata anche in altri Paesi e in Europa (figura 1). In Italia la Chikungunya ha fatto la sua comparsa nel 2007 in Emilia Romagna con 204 casi confermati tra i mesi di luglio e settembre (fonte: Ministero della Salute).
Figura 1. Paesi che hanno riportato casi umani di Chikungunya
(Fonte: Centers for disease control and prevention - CDC - maggio 2012)
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