Continuano ad essere segnalati in Europa casi riconducibili al virus di Schmallenberg (SBV). I Paesi interessati sono al momento Belgio, Olanda e Germania e le specie colpite sono rappresentate da bovini ed ovicaprini, nelle quali determina casi di aborto e natimortalità. Nei feti e negli animali nati morti o deceduti subito dopo la nascita sono state osservate malformazioni congenite quali scoliosi, artrogrifosi e deviazione del rachide cervicale nonché gravi anomalie cerebrali tra cui idranencefalia e ipoplasia.
Sono in corso ricerche per chiarire l'epidemiologia e la patogenesi di questa malattia. Attualmente l'unico test diagnostico disponibile è una RT-PCR che permette la diagnosi diretta su organi e tessuti degli animali colpiti. La messa a punto di metodi sierologici è l'oggetto di numerosi studi che vedono attualmente impegnati i centri di referenza di vari Stati dell'Unione Europea.
Il Ministero della Salute ha diffuso una nota (149 KB) nella quale richiama i veterinari e gli operatori del settore, ad una attenta vigilanza su tutti i casi di aborti, natimortalità o nascita di vitelli/agnelli malformati.
Notizie approfondite sui focolai nei diversi Paesi sono reperibili ai seguenti collegamenti:
Informazioni sulla malattia e sul virus sono consultabili ai collegamenti successivi:
CENTRO DI REFERENZA NAZIONALE PER L'EPIDEMIOLOGIA VETERINARIA,
LA PROGRAMMAZIONE, L'INFORMAZIONE E L'ANALISI DEL RISCHIO (COVEPI)
Daniela Morelli
Centro di Referenza Nazionale Analisi del Rischio
Armando Giovannini
Epidemiologia
Paolo Calistri
Statistica e GIS
Annamaria Conte
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