In ottica One Health, monitorare il benessere della fauna selvatica è fondamentale in quanto essa mantiene in equilibrio ecosistemi fondamentali.
Dalla WOAH un documento quadro per proteggere gli animali e preservare il futuro.
Anche la fauna selvatica può essere fragile ed esposta a pericolosi agenti patogeni. Diventa quindi fondamentale tenerla sotto osservazione per prevenire eventuali infezioni. La fauna selvatica, infatti, è essenziale per mantenere in equilibrio gli ecosistemi. Prendiamo per esempio i pipistrelli: visti per lo più come portatori di virus, essi svolgono invece un ruolo molto complesso in quanto disperdono i semi, sono anche impollinatori e si cibano di insetti dannosi In altri termini, le oltre 1.400 specie di pipistrelli che vivono sul pianeta svolgono un ruolo fondamentale e avvantaggiano enormemente gli esseri umani. La scomparsa di alcuni di queste specie rischia di avere a livello globale un forte impatto negativo. Inoltre, ogni squilibrio ecosistemico è una falla in cui il rischio zoonotico si insinua facilmente. Complici le deforestazioni, il cambiamento climatico, il commercio illegale di specie protette, gli allevamenti intensivi e la resistenza antimicrobica.
Proprio con la finalità di indirizzare tutti i Paesi verso un monitoraggio attento e sistematico della fauna selvatica, la World Organization for Animal Health (WOAH) ha predisposto un documento ad hoc in cui stabilisce due principali obiettivi:
1 gestire il rischio di comparsa e trasmissione di agenti patogeni
2 ottimizzare i sistemi di sorveglianza rilevamento, notifica e gestione delle malattie della fauna selvatica.
In quest’ottica, precisa il documento, diventa fondamentale potenziare il ruolo e le competenze dei servizi veterinari, attenersi ad apposite linee guida nella gestione della fauna selvatica e promuovere l’importanza di un approccio One Health che tenga conto delle esigenze di tutti gli animali.
Link interessanti FAUNA SELVATICA, OIE, WOAH, ZOONOSI
Fonte Vet33
Fonte www.ohga.it/green
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