West Nile Virus: confermata in Veneto la circolazione di due ceppi virali

 
Fonte: Istituto Superiore di Sanità

 

In Veneto stanno circolando due ceppi di virus West Nile, denominati WNV-1 e WNV-2. La conferma arriva da ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) e dell’Università di Padova, sulla base di analisi genetiche condotte contemporaneamente su zanzare, uccelli e uomo. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Eurosurveillance .

 

 

Rispetto al 2021, quando la circolazione del WNV in Veneto veniva evidenziata dalla metà luglio con un picco ad agosto, quest’anno la trasmissione stagionale del WNV è iniziata molto prima, già a giugno, probabilmente favorita dalle alte temperature dei mesi primaverili. La prima positività in pool di zanzare è stata rilevata  il 7 giugno nella provincia di Vicenza, per poi allargarsi a quasi tutto il Veneto. Ad oggi [28 luglio 2022] il virus è stato trovato nelle zanzare in tutte le province venete, ad eccezione di Treviso e Belluno.

 

 

La co-circolazione di WNV-1 e WNV-2 è stata confermata dalle analisi genetiche e filogenetiche condotte su campioni provenienti da zanzare, uccelli e uomo.

L’attenzione dei ricercatori si è concentrata in particolare sul ceppo WNV-1, che è ricomparso nel 2021 dopo otto anni di assenza dal nord-est e sembra oggi essersi stabilizzato in quest’area geografica. La sorveglianza veterinaria sugli uccelli selvatici ha consentito di identificare WNV-1 in esemplari di tortora dal collare, piccione, corvidi e rapaci notturni rivenuti nelle province di Padova, Rovigo e Venezia. L’ipotesi è dunque che la reintroduzione di questo ceppo possa essere stata favorita all’origine da uccelli selvatici che hanno riportato il virus in questa parte di territorio.

 

 

I ricercatori ribadiscono il ruolo fondamentale giocato dai cambiamenti climatici nelle dinamiche di insorgenza di focolai di WNV nel serbatoio animale (uccelli, mammiferi) e nei vettori di malattia (zanzare). Secondo alcuni modelli epidemiologici, le scarse precipitazioni invernali e le alte temperature primaverili registrate negli ultimi anni in Europa potrebbero aver influenzato i meccanismi di diffusione della malattia, aumentando i tassi di crescita della popolazione di zanzare, di puntura e trasmissione del virus.

 

 

L’approccio integrato One Health per la sorveglianza del WNV in tutti e tre i settori – uomo, animali e zanzare – ha dimostrato la sensibilità del sistema di sorveglianza a livello regionale. L’allerta ha consentito di far scattare prontamente lo screening di tutti i donatori di sangue residenti in Veneto, in modo da evitare la diffusione dell’infezione attraverso le donazioni.

 

 

 

Al momento non si hanno evidenze di diverse manifestazioni cliniche nell’uomo per entrambi i ceppi. Tuttavia, l’acquisizione sistematica delle informazioni genetiche del virus nel corso delle attività di sorveglianza sarà fondamentale per monitorare l’evoluzione della circolazione del virus e per ottenere informazioni sul potenziale epidemico e patogeno del ceppo WNV-1.

 

 

 

 

 

Articolo: Early start of seasonal transmission and co-circulation of West Nile virus lineage 2 and a newly introduced lineage 1 strain, northern Italy, June 2022

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: IZSVe

 

 

 

 
 
 

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