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ISSUES ONLINE
2018 - Volume 54 (2), April-June |
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Alessandro Di Cerbo, Sara Sechi, Sergio Canello, Gianandrea Guidetti, Filippo Fiore, Lorenzo Corsi, Nicola Rubattu, Cecilia Testa and Raffaella Cocco |
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Adverse food reactions in dogs due to antibiotic residues in pet food: a preliminary study |
137-146 |
doi: 10.12834/VetIt.1357.7466.2
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Summary
In the last decades, adverse food reactions have increased considerably in dogs and cats. In
this study we report on the possible onset of food intolerances symptoms, including otitis,
diarrhoea, generalised anxiety, and dermatitis in a cohort of 8 dogs consuming commercial
diets. All dogs received an organic chicken-based diet for 15 days. We performed analysis
of blood biochemical parameters, kibble composition, and oxytetracycline (OTC) serum
concentration before and after 15 days of organic chicken-based diet supplementation.
We hypothesised that a chronic intake of contaminated food enhanced by the presence of
nanoparticle aggregates might be at the base of the onset of pharmacologic or idiopathic
food intolerances. At the end of the evaluation period, an overall significant reduction of
otitis, diarrhoea, generalised anxiety, and dermatitis was observed. Biochemical analyses
indicate a significant increase in the alkaline phosphatase, from 41 to 52.5 U/L, after 15 days
(**p < 0.01), while a significant decrease in Gamma-glutamyl transferase and urea, from
9.37 to 6.25 U/L and from 32.13 ± 8.72 to 22.13 ± 7.8 mg/dL, respectively, was observed
(*p < 0.05). A significant decrease, from 0.22 to 0.02 µg/mL, in mean OTC serum concentration
was also observed (**p < 0.01). Composition analysis revealed the presence of OTC, calcium,
aluminium, silicon, and phosphorous nanoparticle aggregates. Further research on a wider
sample size would help to confirm the hypothesis proposed here.
Keywords
Oxytetracycline,
Kibbles,
Adverse food reactions,
Nanoparticle
aggregates. |
Full text |
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Reazioni avverse al cibo in cani dovute alla presenza di residui antibiotici nel pet food: uno studio preliminare |
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Riassunto
Negli ultimi decenni sono aumentate considerevolmente le reazioni avverse al cibo nei cani
e nei gatti. In questo studio si riportano i sintomi da intolleranza alimentare, tra cui otite,
diarrea, ansia generalizzata e dermatite, in 8 cani che consumavano regolarmente diete
commerciali a base di crocchette. Tutti i cani hanno ricevuto dieta commerciale a base di
pollo biologico per 15 giorni misurando, all'inizio e alla fine della valutazione, i parametri
emato-biochimici, la composizione delle crocchette che avevano assunto precedentemente
e la concentrazione sierica di ossitetraciclina (OTC). Si è ipotizzato che l'assunzione cronica
di cibo contaminato, accresciuta dalla presenza di aggregati di nanoparticelle, potrebbe
essere alla base dell'insorgenza d'intolleranze alimentari farmacologiche o idiopatiche. Al
termine del periodo di valutazione la sintomatologia clinica è regredita significativamente.
Le analisi biochimiche hanno evidenziato un aumento significativo della fosfatasi alcalina
dopo 15 giorni da 41 a 52,5 U/L (**p < 0.01), mentre è stata osservata una diminuzione
significativa della gamma-glutamil transferasi e dell'urea, rispettivamente da 9,37 a
6,25 U/L e da 32,13 ± 8,72 a 22,13 ± 7,8 mg/dL (*p < 0.05). L'analisi della composizione delle crocchette ha rivelato la presenza di OTC, calcio, alluminio, silicio, fosforo e aggregati di
nanoparticelle. Ulteriori ricerche su un campione più ampio contribuirebbero a confermare
l'ipotesi qui proposta.
Parole chiave
Aggregati di
nanoparticelle,
Croccantini per cani,
Ossitetraciclina,
Reazioni avverse al cibo.
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