Riassunto
La presenza della Bluetongue (BT) è stata registrata per la prima volta in Africa meridionale. È oramai accertato che l'agente eziologico (BTV) si è diffuso nelle regioni dal clima temperato e tropicale. I convegni organizzati dall'OIE (1984, 1991 e 2003) hanno permesso di accertare oltre alla distribuzione globale del virus anche l'epidemiologia, la patogenesi e la diagnosi della malattia. Dall'incontro OIE del 2003 ad oggi sono stati registrati sviluppi importanti: la BT è stata riscontrata in Europa settentrionale e nuovi sierotipi sono emersi in diverse regioni europee e medio orientali. La diffusione del virus ha portato alla luce nuovi interrogativi riguardanti i fattori ambientali e antropici, compresa la circolazione di virus adattati in laboratorio. Studi recenti hanno confermato l'importanza dei Culicoides, e non dei ruminanti, come principali artefici della sopravvivenza del virus durante il periodo invernale nelle regioni temperate, permettendo così di rivedere la tesi dominante durante il primo convegno OIE nel 1984. L'articolo si conclude evidenziando che la sfida per gli esperti che hanno partecipato al convegno OIE è quella di collaborare per poter approfondire la conoscenza dell'evoluzione del BTV su scala mondiale e per definire le strategie più realistiche, giustificate ed efficaci per il controllo del virus.
Parole chiave
Virus della Bluetongue,
Culicoides,
Ecologia. |