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e-ISSN 1828-1427

 

Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’

A quarterly journal devoted to veterinary public health, veterinary science and medicine published by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ in Teramo, Italy


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2014 - Volume 50 (1), Gennaio-Marzo
   
 
Simona Gabrielli, Pietro Calderini, Rudi Cassini, Roberta Galuppi, Maria Paola Tampieri, Mario Pietrobelli & Gabriella Cancrini  
Sieroprevalenza delle piroplasmosi nella popolazione umana del Centro e Nord Italia 42
       
Riassunto
Il lavoro descrive i risultati di un'indagine sierologica effettuata nel 2009 nel Nord e Centro Italia per valutare, in campioni di siero umano, l'eventuale presenza di anticorpi verso specie di Babesia e Theileria, capaci di trasmettere zoonosi. Lo studio ha riguardato 432 volontari, di cui 290 esposti con maggiore frequenza al morso di zecca a causa della loro professione (allevatori, agricoltori, guardie forestali, medici veterinari, cacciatori) e 142 individui residenti nella stessa area ma non esposti allo stesso fattore di rischio. La ricerca di anticorpi verso Babesia microti è stata condotta utilizzando kit di immunofluorescenza indiretta (IFI) per la diagnosi nell'uomo. La reattività verso gli antigeni di Babesia bovis, Babesia canis e Theileria equi è stata valutata mediante test IFI per uso veterinario opportunamente modificati. Per la ricerca di anticorpi anti-Babesia divergens è stato impiegato un saggio sperimentale (ELISA). I sieri positivi e i 10 sieri negativi sono stati analizzati anche per la reattività ai plasmodi per valutare possibili reazioni aspecifiche.
Lo studio ha rivelato un numero elevato di sieri umani reattivi agli antigeni dei piroplasmi, con differenze significative tra i soggetti più esposti e meno esposti alla puntura da zecca (24% vs 7,0%; p<0,001). Non è stata osservata cross-reattività ad antigeni di specie diverse dai piroplasmi né a plasmodi. Ogni gruppo professionale ha mostrato una reattività coerente con il rischio di esposizione relativo al lavoro svolto. In particolare, nelle guardie forestali e nei cacciatori è stata osservata un'elevata reattività agli antigeni di Babesia microti e Babesia divergens (fino a 32% e 12%, rispettivamente).
Questo è il primo studio sulla sieroprevalenza delle piroplasmosi nella popolazione italiana. Lo studio aggiunge ai dati europei nuove informazioni epidemiologiche relative alle zoonosi trasmesse da zecche. I risultati della ricerca evidenziano la possibile insorgenza di casi di piroplasmosi in Italia e suggeriscono ai medici di considerare queste parassitosi, generalmente trascurate, nei casi di sintomatologia febbrile in soggetti a rischio di infezione.

Parole chiave
Babesia, Fattore di rischio, Italia, Piroplasmosi, Sieroprevalenza, Theileria, Zecca, Zoonosi.

 
    © Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise 2014