Riassunto
Gli autori descrivono la modalità di isolamento e identificazione del Parapoxvirus ovis da un focolaio che ha colpito, nel 2009, un gregge di pecore nella zona di Mukteswar, Uttarakhand, India. L’agente patogeno, il Parapoxvirus ovis (ORFV), è stato isolato in cellule primarie (testicolo di agnello) e identificato mediante semi-nested PCR (sn-PCR) diagnostica e analisi sequenziali e filogenetiche del gene codificante la proteina envelope immunogenica (B2L). Gli animali contagiati hanno mostrato le tipiche lesioni cutanee proliferative nell’area intorno a bocca e narici. In alcuni casi sono risultate presenti lesioni anche sulla lingua, indipendentemente dall’età e dal sesso. I tassi di morbilità, mortalità e letalità sono risultati rispettivamente pari a 6%, 45% e 13%. I campioni clinici sono stati inizialmente esaminati con counter immunoelettroforesi e test di neutralizzazione sierica. Altre croste positive sono state sottoposte a PCR diagnostica e il virus è stato isolato in colture cellulari primarie o secondarie (testicoli di agnelli). Le analisi sequenziali e filogenetiche dell’isolato, basate sul gene B2L, hanno evidenziato come l’isolato fosse estremamente simile a quello di una capra contagiata durante un focolaio verificatosi, nell’anno 2000, nella stessa area geografica. L’isolato ha mostrato una relazione genetica con altri isolati indiani oggetto di precedenti analisi. Per quanto riportato si evidenzia la necessità di indagini regolari e sistematiche dei focolai per monitorare la malattia nelle popolazioni vulnerabili. Si auspica altresì lo sviluppo di rapidi metodi diagnostici e la vaccinazione effettiva delle greggi per tenere sotto controllo l’infezione non solo in India ma anche in altre regioni del mondo.
Parole chiave
Ectima contagioso, Epidemiologia, Filogenesi, India, Orf, Parapoxvirus ovis, Reazione a catena della polimerasi, Virus. |