Riassunto
E’ stato studiato l'effetto della somministrazione orale di solfato di ferro su parametri ematologici, biochimici e immunologici in vitelli neonati. Sono stati utilizzati dieci vitelli provenienti da un'azienda privata nel Governatorato di Gharbia. I vitelli sono stati separati dalle madri subito dopo la nascita, è stato somministrato loro il colostro nelle prime ore dopo il parto e due volte al giorno per 48 ore. In seguito, è stato somministrato latte intero. I vitelli sono stati divisi in due gruppi numericamente uguali, il primo impiegato come gruppo di controllo, il secondo soggetto alla somministrazione di solfato di ferro alla dose di 250 mg al giorno per animale, a partire dal primo giorno di vita e per 28 giorni. Sono stati raccolti tre campioni di sangue da ogni vitello dei due gruppi a 14, 21, 28 e 35 giorni di età. La somministrazione del solfato di ferro ha prodotto un significativo incremento di globuli rossi, emoglobina, valore ematocrito e altri indici ematici, oltre a modifiche non significative della conta totale e differenziale dei leucociti. La somministrazione di solfato di ferro ha determinato un significativo aumento della sideremia, delle proteine totali, delle globuline, degli ormoni tiroidei, dell’indice di stimolazione linfocitaria, della fagocitosi e del peso corporeo. La somministrazione di solfato di ferro è consigliata come pratica di routine nelle aziende produttrici di vitelli per i suoi effetti vantaggiosi in favore dei parametri testati.
Parole
chiave
Biochimica, Egitto, Ematologia, Immunità, Nutrizione, Solfato di ferro, Vitello. |