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e-ISSN 1828-1427

 

Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise G. Caporale'

A quarterly journal devoted to veterinary public health, veterinary science and medicine published by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ in Teramo, Italy


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2009 - Volume 45 (2) Aprile-Giugno
   
 
Elie K. Barbour, Fouad A. Mastori, Afif M. Abdel Nour, Houssam A. Shaib, Lina S. Jaber, Ryan H. Yaghi, Alia Sabra, Fawwak T. Sleiman, Rana K. Sawaya, Aleksandra Niedzwieck, Ihsan T. Tayeb, Zeina G. Kassaify, Matthias Rath, Steve Harakeh & Kamil E. Barbour  
Standardizzazione di un nuovo modello di challenge H9N2/Escherichia coli nei broiler in Libano 317
       

Riassunto
L'infezione primaria per influenza aviaria a bassa patogenicità (LPAI) predispone i polli ad un'infezione secondaria per Escherichia coli, causando significative perdite. La ricerca futura sul controllo di questo alimento necessita di un efficace sistema di challenge per il virus dell'influenza aviaria (AIV)/E. coli. Per la standardizzazione del challenge di controllo per AIV/E. coli sono stati esaminati sei gruppi di broiler (6 volatili/gruppo). I volatili dei gruppi 1, 2, 3, 4 e 5 hanno ricevuto un challenge intratracheale di 0,5 ml di due unità emoagglutinanti di virus H9N2 al 20° giorno dalla nascita. A 23 giorni gli esemplari del gruppo 1 hanno ricevuto un challenge intratoracico (sacco aereo destro) di E. coli equivalente a 1,6 × 109 unità formanti le colonie (cfu)/0,5 ml/uccello, mentre gli esemplari dei gruppi 2, 3, 4 e 5 hanno ricevuto E. coli attraverso la stessa modalità e rispettivamente nel seguente ordine decrescente di cellule vive: 1,6 × 106, 1,6 × 105, 1,6 × 104 e 1,6 × 103 cfu. Agli esemplari del gruppo di controllo 6 non è stato somministrato il challenge H9N2/E. coli. I risultati evidenziano una significativa precoce mortalità nel gruppo 1, che è stata sottoposto al challenge con il più elevato numero di E. coli, rispetto ai gruppi 2-6 (p<0,05); tuttavia, il peso medio al 28° giorno di vita è risultato simile negli esemplari in vita dei gruppi 2-6 (p>0,05). La frequenza di quattro segni al 2° e al 5° giorno successivi al challenge E. coli (congiuntivite, diarrea, essudato oculare e rantoli) negli esemplari rimasti in vita dei gruppi 2-5 è risultata molto spesso superiore a quella osservata nel gruppo di controllo 6 (p<0,05). Questi quattro segni e cinque importanti lesioni (aerosacculite addominale, aerosacculite toracica sinistra, pericardite, aerosacculite toracica destra e tracheite) hanno mostrato un modello di frequenza decrescente correlato alla diminuzione della conta di E. coli utilizzata nel challenge.

Parole chiave
Broiler, Challenge, Escherichia coli, Influenza aviaria, Libano, Standardizzazione, Virus.

     
 
    © Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise 2009