Riassunto
Nelle
situazioni di emergenza gli animali domestici e quelli selvatici,
al pari delluomo,
sono esposti a patologie infettive e contaminanti ambientali derivanti
dallaria,
dal suolo, dallacqua
e dagli alimenti. A causa di tali esposizioni possono contrarre
patologie acute e/o croniche. Sovente gli animali rappresentano
un serbatoio di malattie o anche un sistema di allerta rapido per
la comunità allorquando si diffondono patologie zoonosiche. Più
di 100 anni di esperienza dimostrano che la salute umana e animale
sono strettamente correlate. Nel corso degli ultimi anni sono aumentati
gli episodi di patologie emergenti e quasi tutti coinvolgono agenti
zoonotici. Dal momento che non è possibile prevedere quando o dove
si manifesterà il prossimo nuovo e importante patogeno agente di
zoonosi o quale potrà essere la sua gravità, è particolarmente importante
investigare sin dal primo segnale di manifestazione della patologia.
Oggi, in molte situazioni di emergenza, sono a rischio molte attività
che coinvolgono il controllo delle patologie zoonotiche a causa
di carenti infrastrutture investigative o vincoli finanziari. Dal
momento che le zoonosi hanno peculiari caratteristiche, la loro
prevenzione e il loro controllo necessitano di strategie mirate,
basate più sulla ricerca fondamentale e applicata che su approcci
tradizionali. Tali strategie richiedono cooperazione e coordinamento
tra settori della sanità animale e della sanità pubblica e il coinvolgimento
di altre discipline nonchè di esperti epidemiologi, entomologi,
ambientalisti e climatologi. Nel presente lavoro vengono illustrate
le lezioni apprese nel corso della minaccia di pandemia di influenza
aviaria, di Crimean-Congo haemorrhagic fever e dei focolai di rabbia
e si discutono lacune e debolezze degli attuali programmi di controllo.
Parole
chiave
Animale,
Controllo, Emergenza, Focolaio, Malattia, Sanità Pubblica, Zoonosi. |