Riassunto
I concetti di "medicina unica" e "salute unica" vengono supportati e visualizzati come un albero (la medicina), piantato su un suolo fertile (scienze di base), diviso nei due principali rami della medicina umana e medicina veterinaria, collegati dall’ampio ramo della sanità pubblica; i rami minori (le specializzazioni) si diramano dall’albero più grande. La sinergia tra medicina umana e veterinaria non è solo una necessità per la sanità pubblica, ma implica anche considerazioni etiche. La condivisione dell’ambiente, l’uso dei prodotti animali, la comune cultura e i principali problemi da affrontare insieme sono le ragioni basilari della necessità di sinergia. Il lungo elenco delle avversità che hanno bisogno di sinergia ha al vertice le zoonosi (intese tanto in senso classico quanto esteso) e la sicurezza alimentare che si estende ad altri elementi connessi alla nutrizione, all’ambiente, alla coesistenza uomo/animale e alla gestione della salute pubblica; viene coinvolta la qualità della vita umana nel suo insieme. La medicina umana e veterinaria hanno una forte base culturale (molteplici aspetti) in comune ma purtroppo i programmi di istruzione universitaria e post laurea (salvo poche importanti eccezioni) non offrono formazione congiunta. La sinergia tra le medicine umana e veterinaria è un indicatore di "buona pratica di sanità pubblica" e perciò è necessario identificare ed eliminare ogni ostacolo alla sua realizzazione. Il logo della sanità pubblica basata sulla sinergia è rappresentato graficamente da un ombrello formato dalle attività mediche e veterinarie, che proteggono dalle potenziali avversità connesse alla salute la popolazione (consumatori e produttori), gli animali e i loro prodotti, e l’ambiente.