Riassunto
E
stata condotta unindagine
di sorveglianza per un periodo di 12 mesi (settembre 2004-agosto
2005) dal Dipartimento di Medicina Tropicale dellUniversità
di Zagazig in collaborazione con lUnità
di Ricerca n.3 (NAMRU-3), in Egitto, per valutare il ruolo dei ruminanti
come ospiti reservoir del virus della febbre emorragica Congo-Crimea
(CCHFV). Nellindagine
sono stati esaminati un totale di 1.022 campioni di siero, di cui
313 bovini, 264 bufalini (Bubalus bubalis), 270 ovini e 175
caprini. Tutti i campioni sono stati raccolti dal Governatorato
Sharkia in Egitto e sono stati esaminati per anti-CCHFV IgG. Sul
totale di 1022 campioni, 32 (3,13%) erano positivi per IgG ELISA.
Dei 270 campioni di pecora esaminati, 17 (6.30%) venivano confermati
anti-CCHFV IgG con un titolo elevato a 1:800. Infine, CCHFV-specific,
IgG positivi tra bovini, bufali e capre esaminati erano rispettiva-mente
3,83%, 0,38% e 1,14%. I casi positivi nel gruppo B (=2 anni di età)
erano significativamente più alti (p<0.001) di quelli del gruppo
A (<2 anni detà)
(5.7% vs 1.6%). La città di Belbis è risultata quella con il più
elevato numero di casi positivi se confrontata con le altre località
(p<0.001).
Parole
chiave
Animale,
Egitto,Febbre emorragica del Congo-Crimea, Indagine, Ruminanti, Siero,
Sierologia, Virus, Zoonosi. |