Riassunto La
reazione del Giappone allintroduzione di malattie animali
esotiche viene presentata come esempio dei metodi utilizzati per
controllare queste malattie. Il Giappone non è stato contaminato
dalle maggiori patologie animali esotiche per molti anni fino allinsorgere
dellafta epizootica avvenuta nel 2000, dellinfluenza
aviaria altamente patogena (HPAI) nel 2004 e dellencefalopatia
spongiforme bovina (BSE) scoperta nel 2001. Nella primavera del
2000 sono stati registrati quattro focolai di afta epizootica. Nei
primi mesi del 2004, sono stati registrati quattro focolai di HPAI.
Senza ricorrere alla vaccinazione, entrambe le patologie sono state
eliminate nellarco di parecchi mesi attraverso labbattimento
totale degli allevamenti infetti, i controlli degli spostamenti,
la sorveglianza e altre misure. Il primo caso di BSE è stato
scoperto nel settembre del 2001. Da allora, sono stati scoperti
altri 23 casi alla fine del marzo del 2006, nonostante un bando
rigoroso sulluso della farina di carne ed ossa per il mangime
ed altre misure di eradicazione. Gli autori descrivono come si sono
verificate queste patologie o come sono state scoperte in Giappone
e discutono sulle soluzioni adottate. Vengono forniti dei dettagli
sulle modalità con le quali sono state introdotte in Giappone,
limpatto sullagricoltura e sulla società giapponese
e sugli insegnamenti appresi.
Parole
chiave
Afta
epizootica, Encefalopatia spongiforme bovina, Eradicazione, Giappone,
Impatto economico, Influenza aviaria altamente patogena, Patologie
animali, Programmi di contingenza, Soluzione di emergenza.
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