Index

e-ISSN 1828-1427

 

Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale"

A quarterly journal devoted to veterinary public health, veterinary science and medicine published by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ in Teramo, Italy


Editorial policy
Copyright and disclaimers
Guidelines for Authors
Editors
Honorary Members
Editorial Board
Scientific Advisory Board
Associate Editors
Issues online
Tariffs
Contact
 

ISSUES ONLINE

2006 - Volume 42 (3) Luglio-Settembre
   
 
B. Bonfini, G. Semproni & G. Savini
Utilizzo di un sistema di coltura in vitro per rilevare ceppi di Theileria equi da equidi infetti e/o serbatoio 209-215
       

Sommario
Una tecnica di coltura di eritrociti di cavallo, che in parte modifica quella originariamente sviluppata da Holman, è stata utilizzata per rilevare la presenza di ceppi di Theileria equi in 12 campioni di sangue di cavallo e 2 di mulo. In base ai dati anamnestici raccolti ed ai risultati delle analisi di laboratorio, gli animali sono stati ripartiti in 4 gruppi: i muli e 2 cavalli sono stati considerati infetti ed inclusi nel gruppo "infezione recente", 4 cavalli con storie di infezioni riscontrate in passato sono stati inseriti nel gruppo "infezione remota", 4 animali sottoposti a trattamento terapeutico anti-theileria hanno formato il gruppo "animali trattati". Del quarto ed ultimo gruppo hanno fatto parte due cavalli con anamnesi muta. Dai 14 animali testati, sono stati isolati ed adattati in vitro 10 ceppi di T. equi: nove di questi originavano da campioni di cavallo e 1 da sangue di mulo. E' la prima volta che un ceppo di T. equi isolato da un mulo è stato adattato in colture eritrocitarie. Tutti i ceppi isolati da cavallo hanno mostrato c rescita e adattamento con picchi di parassitemia superiori al 10%. I ceppi stabilizzati per pił di dieci subcolture, quando congelati e rimessi in coltura, si sono riadattati dopo un periodo di quiescenza di 8 giorni. Il metodo utilizzato in questo studio si è mostrato efficace per coltivare e replicare in vitro ceppi selvaggi di T. equi p rovenienti da cavalli e muli. La tecnica ha inoltre identificato come soggetti portatori di infezione, animali risultati negativi all’esame microscopico, alla immunofluorescenza indiretta ed alla fissazione del complemento.

Parole chiave
Cavallo, colture in vitro, esame microscopico, fissazione del complemento, immunofluorescenza, mulo, Theileria equi.


Articolo integrale

     
 
    © Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise 2006