Prorogato il progetto NET4mPLASTIC

Il progetto “Net Technologies for macro and Microplastic Detection and Analysis in the Adriatic Basin - NET4mPLASTIC” finanziato con oltre 2 milioni di euro dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Interreg Italia-Croazia, ha l’obiettivo di incrementare la conoscenza sulla presenza di microplastiche nei molluschi bivalvi di interesse commerciale quali i mitili, prelevati sia da banchi naturali che da allevamenti nelle specifiche macro-aree.

Il consorzio internazionale di NET4mPLASTIC, caratterizzato dalla multidisciplinarità e interdisciplinarietà, vede la cooperazione sinergica dell’Università di Ferrara - nel ruolo di capofila - l’IZSAM, l’Università di Trieste, l’Università di Spalato (Croazia), la Regione Marche, l’Istituto didattico per la sanità pubblica e l’Istituzione pubblica per il coordinamento e lo sviluppo del distretto di Spalato, Dalmazia, e le aziende Hydra Solutions SRL e Prosoft LTD.

Il progetto, avviato il 1° gennaio 2019, ha recentemente ottenuto una proroga di 12 mesi da parte della Regione Veneto, nel suo ruolo di Autorità di Gestione, al fine di poter concludere le attività progettuali che hanno subito un rallentamento a causa della pandemia da Covid-19. Nonostante il periodo di emergenza, il Centro Ricerche Ecosistemi Marini e Pesca di Termoli dell’IZSAM ha proseguito le attività finalizzate a raccogliere dati su distribuzione, provenienza e caratterizzazione delle microplastiche presenti nei molluschi bivalvi campionati in aree marino-costiere nel versante italiano del mare Adriatico.

Durante il primo semestre del 2021 il Centro di Termoli è stato impegnato nelle attività sperimentali relative alla “valutazione della capacità di bio-accumulo e depurazione dei mitili dalle microplastiche”. I mitili utilizzati per le prove sperimentali sono stati prelevati da un allevamento locale, creando dei gruppi posti ad acclimatare in laboratorio, all’interno di appositi acquari in condizioni controllate di temperatura, salinità, ossigeno, pH e regime di illuminazione. È seguita una fase di esposizione alle 3 principali tipologie di microplastiche riscontrate nell’ecosistema marino (granuli, frammenti e filamenti) e successivamente quella di depurazione dalle stesse. Durante entrambe le fasi è stata quotidianamente monitorata la mortalità dei mitili, è stato effettuato il rinnovo dell’acqua e gli organismi sono stati alimentati con colture algali di Isochrysis galbana e Tetraselmis suecica con una dose pari al 3% del peso secco dei mitili. L’elaborazione dei dati ottenuti e la conseguente analisi statistica sono attualmente in corso.

Oltre al proseguimento del monitoraggio periodico delle microplastiche nei bivalvi, il Centro Ricerche Ecosistemi Marini e Pesca effettuerà anche indagini bio-molecolari relative all’alterazione dell’espressione di alcuni geni target sui campioni di mitili sottoposti alle sperimentazioni.