1976-2016: in ricordo del prof. Giuseppe Caporale

 
Giuseppe Caporale, 1953

Oggi sono quarant’anni che non c’è più Giuseppe Caporale. Il professore ha diretto l’Istituto per trent’anni anni, dal 1946 al 1976, gettando solide basi per quello che l’IZSAM è adesso. Se n’è andato improvvisamente la domenica mattina dell’11 aprile del 1976. Era appena intervenuto ai lavori di un convegno presso l’Ospedale di Teramo di cui era consigliere d’amministrazione. Pochi minuti dopo aver terminato il suo intervento reclinò il capo e si accasciò su se stesso, come se stesse dormendo. Fu un infarto fulminante a far cessare la sua vita a 59 anni.

 

Nato Sant’Eusanio del Sangro (CH) il 3 agosto del 1916, Giuseppe Caporale si è laureato con il massimo dei voti in Medicina Veterinaria presso l’Università degli Studi di Perugia il 15 giugno del 1939. L’anno dopo ha conseguito l’abilitazione all’esercizio professionale nell’Ateneo di Napoli, divenendo di lì a breve assistente alla cattedra di Ostetricia e Ginecologia Veterinaria delle Università di Bologna e di Perugia. Nel 1942 si è specializzato a Vienna presso il prestigioso Istituto di Stato di Moedling. Durante il periodo bellico ha prestato servizio militare in qualità di ufficiale nel servizio veterinario, tra il 1940 e il 1944 ha ricoperto il ruolo di assistente incaricato presso la Stazione Sperimentale Zooprofilattica dell’Umbria frequentando a Roma i laboratori di Microbiologia dell’Istituto Superiore di Sanità.

 

Al termine della guerra, nel 1945, ha ripreso la sua attività presso la Stazione Sperimentale Zooprofilattica dell’Umbria come aiuto di ruolo. All’inizio del 1946 si è trasferito a Torino dove fu nominato aiuto di ruolo presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della città sabauda. A dicembre dello stesso anno fu chiamato a ricoprire la carica di direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, nel suo Abruzzo, dove è rimasto trent’anni fino all’improvvisa scomparsa nel 1976.

 

Giuseppe Caporale è stato un uomo duro, spigoloso, niente affatto accondiscendente: un burbero ma dall’animo gentile che sapeva essere alla mano e comprensivo verso qualunque problema gli venisse sottoposto. La caratteristica che lo ha reso unico è stata la sua lungimiranza, il saper guardare oltre, battendo strade ancora sconosciute che si sono rivelate avanti nel tempo; un antesignano tanto nel mondo veterinario, quanto nelle molteplici attività scientifiche e non nelle quali si è misurato. Ad esempio è stato tra i primi a immaginare in Italia la lotta alle grandi epidemie animali attraverso le vaccinazioni di massa a carico dello Stato.

 

In Istituto si è battuto sin dall’inizio del suo mandato per la costruzione di una nuova e più capiente sede (inaugurata nel 1949), impiegando allo stesso tempo tutte le risorse disponibili per valorizzare i servizi erogati, portare avanti un lavoro capillare di propaganda tra gli allevatori e sviluppare le attività di ricerca, formazione e addestramento. Nel 1950 creò la rivista scientifica di medicina veterinaria Croce Azzurra che nel 1954 ha cambiato denominazione in Veterinaria Italiana e che viene pubblicata dall’Istituto ancora oggi.

 

Tra i suoi maggiori contributi alla medicina veterinaria sono da ricordare la lotta alla sterilità bovina e l’evoluzione della pratica della fecondazione artificiale di cui Caporale è stato senza dubbio un pioniere. Questa pratica, migliorata nel tempo, procurò fondi per far sì che l’Istituto potesse andare avanti rendendo l’Ente, a cavallo degli gli anni ‘60 e ’70, uno dei più importanti centri di fecondazione artificiale a livello europeo.

 

Tuttavia il vero segreto del successo dell’Istituto diretto da Giuseppe Caporale è stato quello di non essere soltanto un luogo di lavoro, ma una vera e propria famiglia dove tutti i componenti facevano la loro parte con abnegazione e senso di responsabilità. Un’eredità che è arrivata fino a i giorni nostri. Ancora oggi, infatti, è forte il senso di appartenenza del personale dell’Istituto. E di questo, siamo sicuri, Giuseppe Caporale ne andrebbe fiero.

 

 

 11 aprile 2016 (MG)

 
 
 
 
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