Dal 1° gennaio 2019 ci saranno importanti novità sulla fatturazione elettronica: l’obbligo di emissione di fatture elettroniche mediante il sistema di interscambio SdI fornito dall’Agenzia delle Entrate verrà esteso a tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti privati (partite IVA e consumatori finali).
La Legge di Stabilità 2018 (L. 205 del 27 dicembre 2017) ha quindi introdotto nuove regole dal prossimo anno: per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato, e per le relative variazioni, saranno emesse esclusivamente fatture elettroniche utilizzando il Sistema di Interscambio e secondo il formato XML già in uso per la FatturaPA.
La fatturazione elettronica - che ha cambiato radicalmente il modo in cui si compilano, inviano, ricevono e conservano le fatture già dall’anno 2014 - è un sistema digitale di emissione, trasmissione e conservazione delle stesse, che permette di abbandonare per sempre il supporto cartaceo e tutti i relativi costi di stampa spedizione e conservazione. La fattura elettronica, in pratica, definisce un percorso unico standardizzato, grazie al Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate, che funge da snodo tra gli interessati e che ha il compito di verificare che il formato del documento ricevuto sia corretto e che i dati inseriti siano completi.
Risulta fondamentale – per poter adempiere alla trasmissione delle fatture elettroniche – disporre del codice destinatario composto da 7 cifre rilasciato dal Sistema di Interscambio SdI o, in alternativa, di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC).
Si ricorda che la casella PEC ovvero il Canale Telematico Accreditato (FTP o Web-Service) non dovranno essere necessariamente intestati all’operatore che deve ricevere la fattura elettronica, ma anche a uno o più intermediari.
Per facilitare le operazioni, l’IZSAM ha messo a disposizione dell’utente una modulistica da trasmettere a uno dei due indirizzi di posta indicati nel documento.
10 dicembre 2018 (CDI)