Al film Disney TOGO l'XI Premio Speciale "G. Caporale"

 

 

Nel pomeriggio di Sabato 10 ottobre, al Cine Teatro Comunale di Teramo, è calato il sipario sulla XXV Edizione del Premio Internazionale della Fotografia Cinematografia dedicato a Gianni Di Venanzo, nell’anno del centenario dalla sua nascita.

La manifestazione, anche quest’anno, nonostante il perdurare della pandemia per il Covid-19, è riuscita a chiudersi degnamente, con ospiti e personaggi del cinema di grande notorietà, di cui alcuni intervenuti in collegamento telefonico o video.

 

Madrina della serata, l’attrice italiana Vanessa Gravina che, a sorpresa, ha letto un testo proposto da Sergio D’Offizi – “sul perché della luce e dell’importanza dell’immagine senza cui non esisterebbe il cinema, immagine fatta con la fotografia che è un sentimento, perché con la luce e i colori si rappresentano anche gli stati d’animo. E’ la luce che esalta la vita, senza luce non c’è vita”.

 

L’IZSAM “G. Caporale” è intervenuto anche quest’anno alla manifestazione con l’XI Edizione del Premio Speciale “G .Caporale”, per un filmato sulla relazione uomo-animale, rivisitandone però le modalità di svolgimento, a causa degli eventi emergenziali legati al Covid-19, che hanno impedito il regolare “lancio” del bando di partecipazione, rivolto maggiormente alle scuole di ogni ordine e grado e alle Università.

 

Si è ritenuto comunque, importante e fondamentale, non perdere il contatto con il territorio e con la città, cercando di trasmettere ugualmente il messaggio contenuto nel Premio Speciale: “sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti della complessa interazione tra uomini e animali, negli ambienti di vita contemporanei e attraverso il mezzo comunicativo del cinema”.

 

“Abbiamo deciso di premiare il lungometraggio “Togo - Una grande amicizia”, spiega la Responsabile della Comunicazione Istituzionale dell’IZSAM, Carla De Iuliis, intervenuta alla cerimonia conclusiva del Di Venanzo. “Un film della Disney, proposto di recente nella piattaforma streaming Disney +, molto significativo per il mio Ente, perché esalta il rapporto uomo-animale ma anche il tema dei sieri e dei vaccini contro le malattie infettive”.

 

“Il film”, continua la dott.ssa De Iuliis, “si ispira ad un fatto realmente accaduto nel 1925 in Alaska, una strana, misteriosa e incredibile storia, conosciuta come “LA CORSA DEL SIERO”: un’impresa contro il tempo e le avversità naturali. Un film drammatico, ma, al tempo stesso, condito dai buoni sentimenti secondo la tradizione della Walt Disney. ”.

Una storia vera, quindi, che riesce a coinvolgere, emozionare e trasmettere forti sensazioni.

 

Il film racconta della salvezza della cittadina di Nome, in Alaska, da un’epidemia di difterite, la Corsa del siero (nota anche come Grande Corsa della Misericordia) e compiuta, a causa degli eventi atmosferici avversi, da squadre di cani da slitta, impiegati per portare a destinazione il vaccino necessario al contenimento dell’epidemia. Un percorso di oltre seicento miglia nelle condizioni più avverse, portato a conclusione da Balto, il cane che ha ricevuto la gloria per quell'impresa, ma reso possibile da un altro eroe a quattro zampe: Togo, il cane che dà il titolo al film.

 

Non sono mancati i saluti e i ringraziamenti da parte degli organizzatori della Manifestazione, Sandro Melarangelo e Piero Chiarini, che hanno ribadito l’impegno di tutti nella realizzazione del Premio, soprattutto in un momento di particolare difficoltà.

 

 

 

 

13 ottobre 2020 (CDI)

 

 

 
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© IZSAM Ottobre 2020
 
 
 
 
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